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Campagna Sfratti Zero

Luanda: Per la piena cittadinanza ed un habitat armonioso

COMUNICADO: Sos habitat – Acção Solidária

Celebrando la giornata mondiale dell'habitat

6 ottobre 2008 -

1. SOS Habitat, pur non essendo stata invitata a partecipare in nessun atto ufficiale alla celebrazione della giornata mondiale dell'habitat, desidera comunicare all'Esimio Segretario Generale delle Nazioni Unite, il Signor Dr. Ban Ki Moon, i più profondi ringraziamenti per aver scelto la città di Luanda come sede dell'atto centrale celebrativo della giornata mondiale dell'habitat.

2. All'Esimio Segretario Generale delle Nazioni Unite comunichiamo inoltre la completa identificazione di SOS Habitat con il tema della riflessione proposta dall'ONU in occasione di questa giornata mondiale dell'habitat [Città Armoniose]. Tema la cui definizione, nella forma e in parte nella misura, lo sappiamo, abbiamo favorito ad elaborare con la diffusione dell'espressione/obiettivo che guida l'azione di SOS Habitat, vale a dire la realizzazione della “... piena cittadinanza e di un habitat armonioso” da parte di e per tutti..

3. Nonostante la riserva imposta dalle violazioni dei diritti umani legati all'abitazione, commesse per la realizzazione di profitti da parte di progetti governativi e di singoli individui vicini a questi progetti, comunichiamo al governo angolano la nostra soddisfazione per aver accolto l'atto centrale di questa celebrazione.

4. Riteniamo importante far presente in questa sede che tale riserva è stata suscitata ed aggravata [distruggendo la nostra iniziale fiducia nel fatto che il governo volesse solamente mettere ordine in città] dal fatto che tali violazioni venivano commesse in funzione della necessità di attuare uno “sviluppo urbano separato”. Un apartheid sociale, non di nome ma di fatto, in fase di realizzazione, le cui basi si stanno consolidando facendo ricorso all'uso della forza dello Stato contro il popolo, le cui sofferenze, in vari momenti, vediamo e subiamo in quanto questa forza è esercitata anche contro attivisti, pacifisti, di SOS Habitat.

5. Pertanto, siamo costretti a riferire che le violazioni dei diritti umani che abbiamo documentato e divulgato ostano alla realizzazione, da parte di tutti i cittadini, di una città armoniosa e che,

(a), qualunque sia il paese in cui si verificano, le violazioni impunite dei diritti umani annullano o rendono inutile l'attuazione dello stato di diritto e,

(b) rendendo sostanziale il rifiuto di concretizzare la piena cittadinanza per tutti, si finisce sempre per generare turbolenze, in qualche modo. Un rischio a cui i governanti e i governati non devono esporre di nuovo il paese, adottando procedimenti conformi alla legge ed optando per l'inclusione di tutti nella preparazione dell'agenda per lo sviluppo e la sua attuazione.

6. Sollecitiamo gli amministratori della città affinché considerino che le città sono il prodotto di chi le abita, in combinazione con le risorse disponibili, con l'orientamento e le capacità di quelli che le dirigono. Chiediamo, e li ringraziamo se lo faranno, che ricordino bene il fatto che ogni città è, e sarà sempre, il prodotto di ciò che sono i suoi abitanti, nessuno escluso. Per concretizzare la trasformazione di Luanda in una città armoniosa si deve tener conto, principalmente, che siamo di fronte ad una popolazione urbana la cui maggioranza vive in povertà, nella povertà estrema e nell'esclusione, e che fino a quando non uscirà dalla povertà e dall'esclusione che ne blocca lo sviluppo e la conquista del benessere, potrà solo continuare a produrre le “musseque” (baraccopoli) di Luanda.

7. Desideriamo informare inoltre chi ai più alti livelli detiene il potere dello stato e gli enti competenti per la pianificazione e la gestione urbana, e riconfermiamo al governo e ai suoi partner, che SOS Habitat è sempre aperta e pronta alla collaborazione con l'amministrazione nazionale e con i programmi di governo, ora e con qualunque governo futuro. Se tale collaborazione si dovesse concretizzare, saremo i partner più devoti e leali, a patto che la collaborazione non ci obblighi ad essere complici nel caso in cui, come già successo, qualunque organismo, programma, agente o cliente del potere violasse i diritti umani. Questa nostra posizione è stata comunicata apertamente all'attuale Ministro dell'Urbanistica e al suo Vice-Ministro. Non abbiamo mai ottenuto risposta. Continueremo a sperare e, nel frattempo, ad agire in modo da garantire il rispetto dei diritti di tutti, per sostenere in questo modo la realizzazione della piena cittadinanza e di un habitat armonioso nella nostra città, Luanda, che desideriamo torni urgentemente ad essere la più armoniosa delle città.

Luiz Araújo
Coordenador da Direcção