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L'IAI allerta sulla crisi umanitaria dei popoli dell'Amazzonia del Perú

Venerdì 5 giugno 2009, un contingente della polizia militare pesantemente armato e accompagnato da personale specializzato delle Forze Armate, ha aperto il fuoco contro un migliaio di indigeni che protestavano a Bagua, nel nord-est del Perù, chiedendo l'abrogazione di una serie di leggi promosse dal governo per privarli delle loro terre a beneficio delle multinazionali che cercano di appropriarsi dell'Amazzonia.

Almeno 25 manifestanti, 2 giornalisti che stavano seguendo gli avvenimenti e 11 poliziotti sono morti. Al momento oltre mille indigeni stanno occupando gli impianti di Petroperù nella stessa zona, circondata da un cordone di poliziotti. Minacciano di far saltare lo stabilimento se le forze dell'ordine cercassero di entrare a forza.

Facciamo appello alle persone di buona volontà, alle organizzazioni sociali, alle istituzioni della società civile, ai governi locali e regionali democratici ad unire le forze e a realizzare una campagna internazionale di solidarietà contro il genocidio del popolo dell'Amazzonia peruviana. A tale fine IAI appoggia la creazione di un comitato internazionale di solidarietà che rimarrà in contatto diretto e permanente con le popolazioni colpite.

Esigiamo la fine immediata della violenza dello stato contro i popoli indigeni della nostra Amazzonia e il rispetto dei loro diritti

Con decine di morti e feriti, la maggior parte appartenenti al popolo indigeno Awajun, oggi si è proceduto allo sgombero delle posizioni occupate a Bagua, nella zona di Corral Quemado e Curva del Diablo. Questo massacro annovera fra le sue vittime anche il presidente del Comitato di Lotta Provinciale di Condorcanqui, il signor Santiago Manuin Valera, morto a seguito di un intervento da parte della polizia che è stato effettuato- come denunciato dalla stessa popolazione e dalle autorità di Bagua- con proiettili da guerra.

Le popolazioni indigene della nostra Amazzonia si sono mobilitate per difendere i loro territori ancestrali, nella foresta alta e bassa della nostra Amazzonia, dove vi è una straordinaria biodiversità, tipica dell'ecosistema del versante orientale della foresta, dove vivono e che hanno preservato durante secoli.

Chiediamo alla comunità nazionale internazionale di mobilitarsi per impedire che si consumi un genocidio nella nostra Amazzonia e che si salvaguardi il diritto dei nostri popoli indigeni all'autodeterminazione.

>>> Mandare le firme a: rocioval@speedy.com.pe


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Francesca Placido, Elena Bonicelli