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Solidarietà alle popolazioni asiatiche colpite dallo Tsunami

Di fronte al disastro apocalittico che ha sconvolto gran parte dell’Asia, l’Alleanza Internazionale degli Abitanti chiama i movimenti sociali urbani e tutto il movimento altermondialista a manifestare concretamente la solidarietà alle popolazioni colpite. Rimbocchiamoci le maniche adesso, mettendo subito a disposizione le nostre conoscenze di costruttori di città per rimettere in piedi i villaggi di pescatori, le baraccopoli, i quartieri popolari distrutti dallo Tsunami perché, altrimenti, c’è il rischio che nessuno lo farà.

Questo è il momento della solidarietà verso le centinaia di milioni di superstiti dei 100.000 morti o più che, schiacciati dagli eventi, ma ancor più dal macigno del debito estero, non hanno la forza per risollevarsi. Perciò, allo stesso tempo, pretendiamo che i governi dei paesi ricchi, il FMI e la Banca Mondiale, annullino il debito estero, impagabile ed ingiusto, dei paesi danneggiati per consentirgli di prestare soccorso alle popolazioni colpite. Che queste risorse vengano servano invece per istituire i Fondi Popolari per la Terra e la Casa , controllati dalle associazioni di abitanti e dalle autorità locali, per ricostruire con equità e introducendo un sistema di monitoraggio efficace e democratico dei rischi ambientali. Invitiamo UN-Habitat ad attivarsi con questo obbiettivo, coordinandosi con i governi, le autorità locali, le associazioni di abitanti e le le reti internazionali. E che, nel frattempo, siano sospesi tutti gli sgomberi forzati in programma nella regione. Se questo non avvenisse, allora prepariamoci all’onda lunga dello Tsunami sociale, con altre centinaia di migliaia di vittime per malattie e fame, e decine di milioni di persone costrette a migrare. Cesare Ottolini Coordinatore Alleanza Internazionale degli Abitanti Dicembre 2004 Per maggiori informazioni sul disastro e per sapere come aiutare le popolazioni colpite, consultate questi siti: