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Sottoscrivi la Dichiarazione delle prime Assisi per il Diritto a un’Abitazione Dignitosa!

Nell'ambito delle Giornate Mondiali- "Sfratti Zero per il Diritto a un'Abitazione dignitosa per tutti” organizzate in tutto il mondo durante il mese di ottobre, sotto l'egida dell'Alleanza Internazionale degli Abitanti e allo scopo di valorizzare gli sforzi fatti nel corso dell'Assemblea Mondiale degli Abitanti (FSM Tunisi 2013) si sono tenute, dal 24 al 27 ottobre 2013 presso la Scuola Nazionale d'Architettura e Urbanismo a Sidi Bou Said, le prime Assisi per il Diritto a un’AbitazioneDignitosa, con la presenza di numerosi rappresentanti di associazioni della società civile e di specialisti, e con la partecipazione magrebina e internazionale.

Tutti-e hanno diritto a un’abitazione dignitosa!

Il Diritto all Casa è uno tra i diritti naturali e sociali più importanti, iscritti nelle convenzioni e nei trattati internazionali ratificati dalle autorità tunisine, quali la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il Patto Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali (PIDESC) e il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici.

Il Diritto a un'abitazione adeguata non significa disporre di quattro pareti e un tetto. È il diritto di ogni donna e ogni uomo, giovane e bambino, ad abitare nella propria casa, all'interno di una comunità, in sicurezza, così da poter vivere dignitosamente e in pace, sia in città che in campagna.

Purtroppo tutto ciò non è stato attuato e non si è presa in considerazione la dura realtà della situazione sotto i vari governi, con l'assenza di una diagnosi reale delle condizioni abitative fatiscenti e di emarginazione, anche dopo il 14 gennaio 2011.  Difatti, le autorità non hanno fatto alcuno sforzo per rimediare o cambiare lo stato delle cose ma hanno, al contrario, contribuito al suo aggravamento verso la situazione tragica che abbiamo oggi sotto gli occhi.

La logica del capitalismo, secondo la quale le città si sviluppano senza freno a scapito delle campagne, favorisce la promozione di speculazioni e di megaprogetti e l’accaparramento dei suoli, dell'acqua e delle risorse naturali, distruggendo così l'ecosistema che costituisce il legame tra questi due ambienti. Tutto ciò accade nel quadro del pensiero dominante che ritiene l'urbanizzazione inevitabile e le industrie agricole capaci di debellare la fame e la povertà.

I popoli hanno creato numerose alternative e proposte, è dunque diventato necessario rafforzare la solidarietà tra i movimenti rurali e urbani per creare alleanze nazionali e internazionali solidali, intese come forze di pressione capaci di incidere a tutti i livelli.

Le prime Assisi per il Diritto a un'abitazione dignitosa hanno emesso alcune raccomandazioni per attuare i contenuti sociali che sono alla base della rivoluzione popolare, cioè il diritto alla dignità di tutti i cittadini, uomini e donne.

Raccomandazioni delle prime Assisi per il Diritto a un'Abitazione Dignitosa

Tunisi, 24 -27 ottobre 2013

Noi, cittadini e cittadine, attori e attrici della società civile e abitanti di questo Paese, a conclusione delle prime Assisi per il Diritto a un'Abitazione Dignitosa per rendere tale Diritto una priorità nazionale, abbiamo deciso di costituire una piattaforma indipendente, comune, unitaria e legale, composta da abitanti, esperti, cittadini e cittadine, e da associazioni della società civile che, in partenariato con le istituzioni pubbliche, elabora, approva, mette in opera, monitora e controlla le politiche e i progetti abitativi, grazie a efficaci meccanismi giuridici, tecnici, finanziari e amministrativi.

Di conseguenza proponiamo e richiediamo quanto segue:

  1. La costituzionalizzazione del Diritto a un'Abitazione dignitosa e la sua giudicabilità, conformemente agli obblighi giuridici contratti dallo Stato tunisino con la ratifica delle convenzioni internazionali, in particolare il PIDESC.
  2. Che lo Stato garantisca senza alcuna riserva il diritto d'accesso all'informazione, soprattutto economica e sociale, a tutti gli abitanti, attori e attrici della società civile coinvolti .

La creazione di osservatori regionali e locali che dovrebbero utilizzare, tra l’altro, tali informazioni, per:

  1. Identificare e diagnosticare: i quartieri popolari precari ed emarginati nel settore urbano e rurale; il numero reale di senzatetto e di sfrattati e le loro condizioni di vita; gli alloggi privati e pubblici lasciati da tempo inutilizzati; le  speculazioni e le frodi immobiliari.
  2. Segnalare i casi di violazione del Diritto a un’Abitazione dignitosa, in particolare gli  sfratti, allo scopo di solidarizzare, perseguire in giudizio i responsabili e indicare soluzioni adeguate e conformi al PIDESC.
  3. L'approvazione e l'attuazione di una legge che garantisca la funzione sociale della proprietà e renda accessibili i prezzi (affitto, acquisto), attraverso il controllo pubblico del mercato immobiliare da parte dei cittadini, mettendo così fine all'ingiustizia che vivono le persone male alloggiate, precarie o senzatetto, nonostante vi siano alloggi inutilizzati.
  4. Il decentramento dei poteri a livello locale e regionale per favorire la gestione e la partecipazione di tutti gli attori e le attrici coinvolti, in particolare gli abitanti, le organizzazioni della società civile e gli esperti.
  5. L'approvazione e l'attuazione di una legge che rilanci un vero e proprio servizio pubblico dell'abitazione sociale, sovvenzionato dallo stato e allo stesso tempo gestito dagli enti locali e/o in partenariato con un sistema di cooperative di abitanti, provenienti dall'economia sociale e solidale, che siano ideatrici, proprietarie e amministratrici di alloggi accessibili garantendo la sicurezza dell’occupazione dell’abitazione in affitto e pari opportunità per tutti.
  6. L'approvazione e l'attuazione di una legge per la sicurezza abitativa e dell'uso dei suoli, favorendo il recupero partecipativo delle medine  e dei quartieri popolari in rovina, nel rispetto dei diritti umani e ambientali, impedendo ogni tipo di sfratto e speculazione.
  7. L'attuazione di leggi penali contro le frodi  per perseguire e punire severamente coloro che le commettono.
  8. L’auditing sul debito dovuto agli accordi conclusi dopo il 14 gennaio 2011, in particolare gli accordi incompatibili con il principio della giustizia sociale, che appesantiscono le casse dello Stato e che, quindi,  impoveriscono i contribuenti costretti a pagare.
  9. Che lo Stato trovi le risorse necessarie a sopperire al deficit abitativo dando la priorità, nella legge finanziaria e nella concessione di finanziamenti agli enti locali delle regioni, al finanziamento di politiche abitative fondate sul rispetto dei diritti umani, in particolare mediante la cancellazione del debito estero (si veda l'esempio Kenya-Italia).
  10. Mobilitare gli attori e le attrici coinvolti, in particolare gli abitanti e le autorità  locali, al fine di rendere abitabili per l’emergenza gli immobili e le costruzioni inutilizzati da tempo, avvalendosi del quadro giuridico e delle sue falle.
  11. L'approvazione e l'attuazione di leggi adeguate che impegnino lo Stato ad aprire centri alloggiativi e d'integrazione per accogliere i bambini, le donne e gli uomini senzatetto, le persone anziane e le persone con necessità specifiche, oltre alla sistemazione e al recupero di edifici pubblici, quali i campus universitari e  le case di riposo, nel rispetto di tutte le specifiche legali enunciate nei trattati internazionali.
  12. L'approvazione e l'attuazione di una legge che impegni lo Stato a fornire a tutti gli studenti e le studentesse, nel corso degli anni di studio universitario, una sovvenzione per l'alloggio o un alloggio dignitoso, che combini modernità, funzionalità ed accessibilità degli affitti, condizioni ottimali per favorire la loro riuscita negli studi.
  13. Rafforzare e sviluppare la piattaforma magrebina e internazionale costituita il 29 marzo 2013 al termine dell'Assemblea Mondiale degli Abitanti (FSM Tunisi 2013), creando così il gruppo promotore dell'Alleanza Magrebina degli abitanti tra l'Alleanza Internazionale degli Abitanti e le organizzazioni sociali di Tunisia, Algeria e Marocco. Tale piattaforma ha lo scopo di favorire gli scambi di esperienze e strategie per costruire una forza solidale con le lotte per il Diritto a un'Abitazione dignitosa di tutti gli abitanti, in particolare dei migranti, oltre all'incidenza politica globale - locale, in particolare nella regione del Magreb Arabo e nei paesi del bacino mediterraneo.

Dichiariamo…

La nostra solidarietà con le lotte di resistenza e di alternativa delle organizzazioni di abitanti delle regioni rurali e urbane.

Resistiamo uniti ed esigiamo che sia messa la fine a tutte le forme di criminalizzazione delle lotte dei movimenti sociali e degli attivisti impegnati a fare rispettare e attuare i diritti umani e collettivi alla casa, alla terra, alla città, all'acqua, all'alimentazione, al lavoro ed ai beni comuni.

Ed invitiamo…

tutti gli abitanti, le organizzazioni della società civile, gli esperti a firmare questa Dichiarazione e a sostenere questa iniziativa per una Tunisia migliore!

Dichiarazione delle prime Assisi per il Diritto a un’Abitazione Dignitosa (Arabo, 2013) >>> Scarica

Signataires de l'appel (29)

  • NOUWE TCHOUALACK Armand Athanase, Article 55 - Cameroon
  • Mansouri Mohamed, Ibsar - Tunisia
  • Roberto Faggio, Unione Inquilini - Italy
  • Ben Slama Soha, Alliance Internationale des Habitants - Tunisia
  • Bayar Zouiten Yosr, GIZ - Tunisia
  • Hassen Anis, Expert Environnement - Tunisia
  • Kahloun Hatem, Expert - Tunisia
  • Ben Nasr Jamel, - Tunisia
  • Meddeb Jalel, Association Tunisienne de l'Education Civique - Tunisia
  • abbess Khalil, Etudiant Sciences Sociales - Tunisia
  • Mahouachi Ramzi, Etudiant Sciences Sociales - Tunisia
  • Belghith wahiba, جمعية النهوض بالشباب الريفي - Tunisia
  • Mansour Thouraya, AF 14 Janvier F - Tunisia
  • Hedhli Mohamed Slim, CAWTAR - Tunisia
  • Moussa Najet, Association AF 14 janvier F - Tunisia
  • Khlifi Chihem, ACDM Metlaoui - Tunisia
  • Baklouti Malek, CAWTAR - Tunisia
  • Cesare Ottolini, Alliance Internationale des Habitants - Italy
  • Zaida Machuca Inostroza, - Chile
  • OSMAN Hichem, Amnesty International - Tunisia
  • Guiga Saloua, CTunisieoalition pour les Femmes de - Tunisia
  • kamdem mathieu, maitres pour l'habitat et la mutualité - Cameroon
  • mansouri sofien, association de defence de demandeur demploi - Tunisia
  • bourguiba imen, association tawassol - Tunisia
  • SALHI SAID, SOS EXPULSIONS Ligue Algerienne pour la Defense des droits de l'Homme LADDH - Algeria
  • ADNANE AZIZ, RESAU MAROCAIN POUR LE LOGEMENT DECENT - Morocco
  • ALLALI ABDELLAH, RESEAU MAROCAIN POUR LE LOGEMENT DECENT - Morocco
  • GOUAIMA JAMILA, RESEAU MAROCAIN POUR LE LOGEMENT DECENT - Morocco
  • MASHUA MA SHAUESH LEONARD, OPERATION INTERNATIONALE - Congo, The Democratic Republic Of The