Francia, la carovana dei senzacasa e dei mal-alloggiati
Dal 22 settembre al 5 ottobre la carovana toccherà Clermond-Ferrand, Strasburgo, Saint-Etienne, Lione, Grenoble, Bourg, Digione, Besançon, Colmar, prima di giungere a Strasburgo per dare la sveglia ai deputati europei e gridare l'ira dei senza dimora.
Dal 22 settembre al 5 ottobre, noi, i senza dimora, i mal-alloggiati, e i militanti del diritto alla casa per tutti, abbiamo deciso di andare in carovana partendo da Clermont-Ferrand fino a Strasburgo, passando per Saint Etienne, Lione, Grenoble, Bourg, Digione, Besançon e Colmar. A ogni tappa, insieme alle associazioni locali, terremo dei servizi giuridici permanenti sul diritto alla casa, i tuguri, i diritti degli inquilini; parteciperemo ad azioni eclatanti/manifestazioni blitz, interverremo ai dibattiti pubblici... Bisogna dare sostegno agli oppressi del settore abitativo e a quanti li sostengono nella mobilitazione...
- Lo stop immediato agli sfratti senza rialloggio
- L’applicazione della legge sulla requisizione delle abitazioni vacanti
- La diminuzione dei prezzi di affitti e oneri connessi, e la tassazione della speculazione edilizia
- L’attuazione incondizionata della legge DALO (giudiziabilità del diritto alla casa), e il suo miglioramento
- La sospensione delle demolizioni delle case popolari e degli aumenti degli affitti nel settore sociale, oltre alla realizzazione di 160.000 alloggi sociali ogni anno, nelle zone più critiche.
La più grave crisi del settore abitativo degli ultimi 50 anni:
Man mano che la crisi sociale colpisce sempre più duramente, aumenta anche la crisi abitativa. Mai gli affitti sono stati così cari in Francia, mai i prezzi degli immobili così elevati. Proprietari e speculatori continuano a rimpinguarsi.
Ora ci raccontano che i prezzi diminuiscono , stranamente nessun inquilino l’ha notato, e nessun mutuatario. I prezzi hanno smesso di salire, ma restano comunque alti mentre la povertà si va estendendo!
La produzione di case popolari adeguate ha ammainato bandiera , il bilancio dello stato dedicato al settore abitativo è a dieta stretta, mentre gli sfratti aumentano, e le famiglie colpite dalla disoccupazione o dalla povertà salariale hanno sempre maggiori difficoltà nel far fronte agli affitti, alle rate e agli altri oneri da pagare alla fine del mese! Il numero dei senzacasa aumenta, le bidonville rinascono, la maledizione della crisi dell’alloggio si è ormai generalizzata tra i giovani, i migranti, i bassi-salariati e apprendisti...
Il governo, in questo contesto critico , ha scelto di favorire l’aumento degli affitti e degli oneri delle case popolari, di ridurre i rinvii degli sfratti, di continuare nella demolizione dei quartieri popolari HLM, di finanziare aiuti indiretti ai costruttori in modo che possano smaltire i loro stock, di amputare la legge DALO, di precarizzare ancora di più gli inquilini più deboli... Reprime gli esclusi dalle abitazioni, cercando di criminalizzare i movimenti per far tacere la contestazione dei senza-tetto, dei mal-alloggiati, degli inquilini, e per impedire (inutilmente) la scelta di forme alternative di abitazioni mobili, temporanee, ecc...
Le regioni e le altre istituzioni pubbliche restano impotenti, se non passive, mentre i consigli generali dei dipartimenti e i sindaci preferiscono piuttosto incoraggiare le abitazioni più costose, che fanno entrare più danaro nelle casse...
Tutta l’Europa è stata interessata da questi stessi mali: crisi della casa, speculazione immobiliare e fondiaria, impennata degli affitti, con la conseguente nascita di un clima spietato per i più umili, gli abitanti dei quartieri centrali, i disabili, i disoccupati, i migranti, i basso-salariati, i piccoli contadini ... La bolla immobiliare, alimentata dalle banche e dai governi, è stata altrettanto attivamente sostenuta dalla Commissione europea, che incoraggia lo smantellamento delle politiche sociali per la casa in nome della libera concorrenza e del mercato... Noi andiamo a Strasburgo a dare la sveglia ai deputati europei, e a gridare tutta la nostra rabbia.
Contatti: +33 06 46 30 64 37 – 06 1 5 58 48 49
Primi sostenitori: AFVS, HALEM, No-vox, Solidaire, Alleanza Internazionale degli Abitanti ...