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L'organizzazione della carità attacca gli sfratti "dickensiani"

Mer, 17 dicembre 2008 | di Emily Rogers

Secondo un rapporto di Shelter Scotland, i proprietari di alloggi sociali in Scozia stanno perpetrando, per la seconda volta, diversi sfratti, tanti quanti sono gli inquilini le cui residenze stanno ritornando in possesso delle società che erogano i mutui.

L'indagine condotta dall'organizzazione della carità, pubblicata oggi, ha mostrato che per mille inquilini sociali in Scozia lo scorso anno il 13,1 ha ricevuto un'ingiunzione di sfratto. Il dato corrisponde al doppio ( 6,8 per mille) delle ingiunzioni emesse dai concessionari di mutui nei confronti dei proprietari di case.

Il documento “Evictions by social landlords in Scotland ” [ Sfratti perpetrati da parte dei proprietari di alloggi sociali in Scozia], mostra che circa 3.600 inquilini di alloggi sociali sono stati sfrattati lo scorso anno, quasi tutti per gli arretrati con il canone di affitto. Rispetto ai 3.295 sfratti compiuti nel 2003/04 si è quindi verificato un aumento dell'8%.

Il rapporto dimostra che, lo scorso anno, i Consigli Generali hanno portato in tribunale 13.382 inquilini, riuscendo a sfrattarne 2.089, mentre le associazioni che forniscono alloggi hanno citato in giudizio 6.657 inquilini, sfrattandone in via definitiva 1.484.

Il direttore di Shelter Scotland , Graeme Brown, ha dichiarato che questo rapporto fa riflettere e ha aggiunto che le percentuali di sfratti nel settore sociale sono allarmanti e sono causate principalmente dagli arretrati per il canone di affitto, che dovrebbe essere recuperato senza ricorrere a tali misure dickensiane.

Shelter lancia un appello al governo scozzese affinché lo Scottish Housing Regulator 1 blocchi tutti gli sfratti che si possono evitare ed esorti i proprietari di alloggi sociali a sviluppare soluzioni alternative. Shelter vorrebbe anche che il governo introducesse un programma di protezione per gli inquilini paragonabile alle iniziative annunciate di recente per tutelare i proprietari di case contro l'ingiunzione di ripossesso.

La Scottish Federation of Housing Associations [Federazione Scozzese delle Associazioni per l'Alloggio] è passata al contrattacco, sostenendo che soltanto 931 su 1.484 si possono considerare "sfratti veri e propri", poiché le restanti 553 associazioni di strutture ricettive hanno ripreso possesso degli alloggi a seguito di "abbandono da parte degli inquilini stessi".

Il vice amministratore delegato della Federazione, Andrew Field, ha dichiarato di voler mettere in discussione il contenuto fuorviante di Shelter, perché queste cifre nude e crude dimostrano che le associazioni che forniscono alloggi sfrattano gli inquilini senza pietà non appena questi rimangono indietro con il canone di affitto.

Field ha aggiunto anche che le associazioni di alloggi scozzesi dispongono di un tracciato record nella gestione solidale degli arretrati del canone di affitto, dando la priorità alle misure preventive piuttosto che a quelle curative.

Entro il 2012, la Scozia ha l'obiettivo di fornire una sistemazione permanente a tutte le persone che perdono la casa involontariamente.

Percentuali di sfratti

Le cinque percentuali più elevate di sfratti o casi di abbandono da parte degli inquilini* nell'ambito dei comuni, rispetto al numero di proprietà in affitto:

Midlothian 22,1% (60 casi)

East Ayrshire 13,4% (179 casi)

West Lothian 12,8% (92 casi)

North Lanarkshire 12,6% (410 casi)

Renfrewshire 12,1% (170 casi)

Media scozzese 7,8% (2.089 casi)

*Per abbandono da parte degli inquilini s'intende una proprietà recuperata a seguito dell’abbandono da parte dello stesso inquilino durante l'azione legale

1 Ente che regola l'assegnazione degli alloggi sociali in Scozia (N.d.T.)

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