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La sessione ufficiale sulla Francia da parte degli esperti delle Nazioni Unite conferma la diagnosi delle ONG e dei sindacati

Il Comitato DESC delle Nazioni Unite, riunito a Ginevra, ha preso in esame il 29 e 30 aprile scorsi la situazione della Francia riguardo ai suoi impegni internazionali in materia di diritti economici, sociali e culturali.

Alla fine dell’esame, le ONG e i sindacati francesi riuniti nel quadro della Piattaforma francese per i diritti economici, sociali e culturali, si sono congratulati per l’atteggiamento e le osservazioni degli esperti del Comitato internazionale.

Questi ultimi hanno esplicitamente sottolineato le numerose carenze dello Stato francese nel garantire questi diritti alle popolazioni che vivono sul suo territorio.

Le osservazioni e le domande degli esperti si sono concentrate in particolar modo su:

  • le numerose discriminazioni nell’accesso al mercato del lavoro, in particolare per le donne, i portatori di handicap, i giovani e gli immigrati,
  • l'accentuarsi del fenomeno dei lavoratori poveri,
  • la carenza di tutela sociale per i giovani e la scarsità dei salari minimi concessi dallo Stato francese,
  • la scarsità dell’offerta abitativa e la grave situazione dei mal alloggiati e dei senzatetto in Francia
  • la mancanza di una strategia globale in Francia in materia di lotta contro le esclusioni
  • la frequente sostituzione dell’accesso al diritto comune con procedure impositive e tassazione
  • l’assenza di chiarezza della politica francese in materia di cooperazione internazionale allo sviluppo, soprattutto per quanto riguarda gli impegni quantitativi in materia di aiuti pubblici allo sviluppo.

Diversi esperti del Comitato si sono concentrati soprattutto sulla mancanza di strumenti e di indicatori che permettano di valutare gli effetti dei diversi annunci governativi e la mancanza di effettività e di rivendicabilità dei diritti che invece la Francia si è impegnata a garantire. Il rapporto presentato dalla Francia è stato definito “di governo”, il che non corrisponde all’approccio sui diritto e sulla loro effettività invece richiesta nel momento in cui uno Stato ratifica il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali.

Le osservazioni del Comitato si inseriscono ampiamente nella prospettiva delle conclusioni delle ONG e dei sindacati francesi contenute nel rapporto alternativo elaborato in vista di questa verifica periodica. Gli esperti del Comitato l’hanno d’altronde ampiamente utilizzato se non addirittura citato durante la sessione.

L’esito di questa verifica rafforza quindi la posizione delle ONG e dei sindacati riuniti nella Piattaforma francese per i DESC nelle loro analisi e nelle raccomandazioni fatte al Governo francese. Il rapporto alternativo denunciava infatti il moltiplicarsi delle discriminazioni e l’aumento della povertà in Francia, esprimendo inoltre preoccupazione sull’inefficacia dei provvedimenti presi nella lotta contro le esclusioni e della recente adozione di politiche pubbliche che rafforzano le disuguaglianze e le discriminazioni nel Paese.

Le organizzazioni riunite nella Piattaforma fanno dunque appello alla Francia affinché rispetti gli impegni internazionali tramite una revisione dettagliata delle proprie politiche pubbliche il cui obiettivo è garantire i diritti economici, sociali e culturali di tutti i suoi cittadini.

Amélie Canonne, CRID (06 24 40 07 06)

Annick Coupé, Unione sindacale Solidali (06 70 51 39 57)

Michèle Grelot, ATD Quarto Mondo (06 60 78 02 22)

Dominique Guibert, Lega dei Diritti umani (06 08 94 35 09)

Su iniziativa del CRID, della FIDH e della LDH, più di venti associazioni e sindacati hanno creato la Piattaforma francese per i diritti economici, sociali e culturali: Azione locale per l’Inserimento tramite l’Alloggio (ALPIL), Adeguamenti, Unione internazionale degli Abitanti (AIH), Amici della Terra, Associazione internazionale dei Tecnici e Ricercatori (AITEC), Associazione dei Paralitici di Francia (APF), CGT Spettacolo (FFNSAC-CGT), Coordinamento nazionale dei Comitati di Difesa degli Ospedali e dei reparti Maternità (CNCDHMP), Centro di Ricerca e d’Informazione per lo Sviluppo (CRID), Federazione delle Associazioni per la Promozione e l’Inserimento tramite l’Alloggio (FAPIL), Foodfirst Information and Action Network (FIAN), Federazione internazionale dei Diritti umani (FIDH), Federazione sindacale unitaria (FSU), Francia Terra d'Asilo, Gruppo d’Informazione e di Sostegno agli Immigrati (Gisti), Iniziativa per un altro Mondo (IPAM), Lega dei Diritti umani (LDH), Movimento ATD Quarto Mondo, Oxfam Francia-agire qui, Popolo e Cultura, Unione sindacale solidali, UNSA, Terra degli Uomini, La Voce dei Rom e con il contributo della Fondazione Abbé Pierre.