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Messaggio da inviare al Presidente della Federazione Russa Dmitry Medvedev

Oggetto: Porre fine al regno dell’arbitrio ad Astrakhan, sostenere le organizzazioni cittadine, indire nuove elezioni libere e democratiche.

Signor Presidente,

Con grande indignazione apprendiamo dei massicci brogli elettorali che hanno contraddistinto le elezioni locali svoltesi in Russia l’11 ottobre 2009. In particolare, nella città di Astrakhan, dove si è verificato un vero e proprio colpo di stato criminale, sia osservatori e militanti dell'opposizione che alcuni giornalisti sono stati aggrediti da delinquenti, senza che la polizia facesse nulla per far rispettare la legge. Il controllo sulle operazioni di voto è stato reso impossibile da interventi di organizzazioni criminali, il che rende illegittimo il risultato delle elezioni.

In qualità di militanti della causa del diritto alla casa, oltre che come responsabili politici e cittadini del mondo intero, noi conosciamo bene la lotta portata avanti da anni dai movimenti sociali di Astrakhan. Sappiamo che in questa città esiste un’importante Unione degli Abitanti (Soiuz Zhitelej) che riunisce comitati di condomini e di quartiere in nome dell’autogestione e della difesa del diritto alla casa. Poiché questi abitanti hanno preso parte alla campagna elettorale al fianco del candidato cosiddetto “sconfitto" Oleg Shein, temiamo per la loro sicurezza, e temiamo per il futuro di questi comitati, che il sindaco uscente, Sergey Bozhenov, potrebbe tentare di eliminare.

Signor Presidente, le chiediamo di garantire la loro sicurezza, e di mettere fine al regno dell’arbitrio ad Astrakhan. Se il suo intento è lo sviluppo della democrazia in Russia, lei deve sostenere le organizzazioni cittadine, le associazioni e i movimenti che ad Astrakhan hanno manifestato la loro capacità di mobilitazione e la loro volontà di riprendere il controllo del proprio destino. Noi le chiediamo, Signor Presidente, di indire nuove elezioni, libere e democratiche.

Inglese:

Russo:

CC:

Oleg Shein : shein72@mail.ru


Il(la) Traduttore(trice) Volontario(a) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che ha collaborato con la traduzione di questo testo è

Giuseppina Vecchia