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In marcia verso gli Stati Generali Europei dell’abitare

(Bruxelles, 5-6 novembre 2007)

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Al momento i preparativi sono abbastanza differenti nei vari paesi.

Sono infatti ben sviluppati in Italia, dove un gruppo promotore piuttosto importante ha previsto la convocazione dei primi Stati Generali per il mese di ottobre. Invece, in Francia i quarti Stati Generali nazionali si terranno a febbraio 2008, mentre in altri paesi (Belgio, Spagna, Russia, Paesi Bassi) la disponibilità di alcuni gruppi non si è ancora tradotta in decisioni operative.

Occorre tuttavia tener conto che, nel frattempo, si sono mosse altre dinamiche sociali e istituzionali.

A livello istituzionale, nel mese di maggio il Parlamento europeo ha approvato il Rapporto Andria su “Politica degli alloggi e politica regionale” che, seppur insufficiente, riconosce la necessità di utilizzare i fondi strutturali europei per programmi abitativi in tutti i paesi dell’UE. Tale Rapporto,dunque, oltre ad essere una buona piattaforma per l’assegnazione di risorse pubbliche al servizio sociale per la casa, fa un po’ da contrappeso alle pretese della Commissione europea di privatizzare tutto.

Quanto ai movimenti sociali, va sottolineato che la C a m p a g n a G l o b a l e 2007-2008, “Lottiamo insieme per una casa per tutti”, lanciata al FSM 2007 dalle reti altromondiste, esordirà con le Giornate Mondiali “Sfratti Zero” (ottobre 2007), giusto qualche settimana prima degli SGEA. Si tratta di un quadro di riferimento che riguarda non solo le organizzazioni di abitanti dell’UE, ma anche della Federazione Russa, della Turchia e dei Balcani che, a vari livelli, hanno già mostrato il loro interesse a contribuire a questa mobilitazione.

Da sottolineare, allo stesso tempo, che anche il Forum delle Autorità Locali (FAL) ha iscritto gli SGEA nella propria agenda e li sostiene diffondendo l’informazione e incoraggiando la partecipazione degli eletti locali

È dunque più facile prevedere, in questo quadro, lo sviluppo di molteplici iniziative. Ecco l’importanza che altre reti, fra cui IUT, FEANTSA, No-Vox, apportino i propri specifici contributi alla dinamicaRicordiamo comunque che gli SGEA sono un primo momento di incontro che dovrà convocarne ulteriori. Non è una conclusione, ma un inizio, poiché si potrebbe decidere la tenuta di incontri europei annuali.

Sta dunque a noi tutti, movimenti sociali urbani, associazioni di abitanti, eletti, professionisti, forze politiche progressiste, che condividiamo i principi dell’A ppello “Insieme verso gli Stati Generali Europei per il diritto alla casa”, costruire insieme questa pietra miliare del diritto alla casa e alla città in Europa.

Il principio è quello di permettere a ogni potenziale partecipante, ai suoi contatti nazionali e internazionali, di essere pienamente attore della preparazione e dell'organizzazione degli SGEA.

Preparazione : è stata costituita una lista di diffusione per far circolare informazioni sulle azioni, fonti documentarie, avvisi e argomenti in discussione.

  • Un questionario “scheda di esperienze” è diffuso largamente, per permettere di conoscere meglio le azioni per il diritto alla casa intraprese in ogni paese Una volta riempiti, i questionari saranno analizzati e il loro contenuto sarà regolarmente restituito, fino a una presentazione finale durante gli Stati generali.
  • Il questionario è messo anche online al fine di dargli una migliore visibilità e di aprire la possibilità di utilizzo della base documentaria.

Il gruppo GUE ha accettato di accogliere questi Stati Generali al Parlamento europeo di Bruxelles il 5 novembre pomeriggio e il 6 novembre 2007 mattina. Ciò permetterà, in particolare, di utilizzare una qualificata attrezzatura di traduzione e interpreti. La sala consente sedute plenarie per non più di 150 persone.

La breve durata degli Stati Generali e la configurazione della sala ci spingono quindi a preparare a monte tali incontri e a chiedere ai futuri partecipanti di attenersi strettamente alla tematica della seduta e a presentazioni di 5 minuti al massimo.

Dopo un primo scambio, l’organizzazione delle due mezze giornate potrà essere realizzata a partire dalle rivendicazioni espresse nell’appello di Bobigny del 2 febbraio 2007.

Per ognuna delle mezze giornate, si potrebbero organizzare due sedute sul seguente modello (ciascuna di 1h30 circa): un’introduzione della problematica (interpellanza e ritrascrizione della situazione del dibattito lanciato a monte) (10 minuti)

  • un esperto o un autorevole testimone (universitario, responsabile d’associazione, eletto…) (10 minuti)
  • con un animatore che lancia il dibattito durante il quale due brevi ritrascrizioni di esperienze sul campo preparate, si integrano attraverso una sollecitazione a discrezione dello stesso.
  • Lo scambio si chiude con uno spazio (10 minuti) di riformulazione del dibattito.
  • Degrado generalizzato dell’ambiente urbano e della situazione abitativa in quantità e in qualità;
  • Rialzo insostenibile e senza precedenti del costo degli alloggi;
  • Continua ascesa della precarietà e degli sfratti degli strati sociali poveri o relativi ad etnie diverse (migranti, nomadi…);
  • Esclusione di un numero crescente di persone, ed in particolar modo dei giovani, dal diritto fondamentale all’accesso a un’abitazione dignitosa;
  • Proseguire nello scambio a livello internazionale delle lotte edelle resistenze sempre più numerose che si svolgono in questo campo favorendo l’incontro, lo scambio di esperienze, l’azione comune dei movimenti sociali e degli eletti che agiscono in tale settore;
  • Stabilire principi comuni di lotta e proposte concrete per renderela casa un diritto fondamentale in tutta Europa, particolarmente attraverso lo sviluppo del servizio pubblico per la casa
  • Le competenze dell’Unione in materia di abitazione e di habitat e le evoluzioni possibili (Costituzione europea, ecc.).
  • Il suo ruolo attuale (vedasi la Corte di Giustizia Europea, la Commissione Europea, in particolare nei confronti dei Paesi Bassi, Direttiva Bolkestein, ecc.).
  • Quale interazione con i paesi limitrofi (Russia, Turchia, Balcani…)?
  • Come ottenere il riconoscimento del diritto alla casa in Europa?
  • Quali interazioni con altre reti impegnate in questo campo (Forum Europeo per l’Abitazione, Intergruppo del PE Alloggio urbano).
  • Quale organizzazione degli SGEA per dare continuità (incontri annuali? messa in rete?)

Aspetti pratici

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info@habitants.org e lalezard@elunet.org