Africa: Appello dal Senegal
In quest’ultima stagione delle piogge del 2005, il nostro Paese, il Senegal, si è trovato di fronte a inondazioni di grande portata che hanno coinvolto principalmente la periferia di Dakar (Pikine, Guédiawaye). Migliaia di famiglie (tra 60 e 100 mila persone) sono state costrette ad abbandonare le proprie case inondate dalle acque pluviali. Lo stato ha alloggiato quelle famiglie in tende di tessuto, situate in campi. Malattie infettive si sono già manifestate in quelle zone, dando vita a un ulteriore disastro. Ci siamo resi conto che, sulla questione degli alloggi per i poveri, lo stato senegalese è disarmato, proprio come lo sono le ONG, perché si è sempre pensato agli alloggi per le classi medie o ricche, cosa che spiega il silenzio di alcune ONG. Quando prendono la parola, è per proporre soluzioni poco valide. Una grossa ONG, molto nota, propone che la costruzione degli alloggi sociali per i poveri sia affidata a delle società private, secondo le leggi del mercato; la proposta è assurda perché i poveri sono esclusi dal mercato nell’economia liberale, proprio perché non possiedono denaro. Nel panico generale, lo stato propone il piano Jaxaay (aquila in wolof) che consiste nella costruzione di case da mettere a disposizione dei disastrati. In realtà, questo piano non realistico, è una risposta non meditata, dopo che i fatti si sono verificati i funzionari tentano di porre rimedio. Questo piano confuso e non realistico è l’unica proposta esistente. In quanto militanti all’interno della rete degli abitanti, sappiamo che certi compagni hanno sviluppato esperienze di auto-costruzione delle case per le popolazioni più povere, è per questo che facciamo appello al contributo, cioè:
- Siamo alla ricerca di esperienze in materia di costruzione di alloggi per i poveri. Chi ha esperienza nel campo, la metta a nostra disposizione, perché non vogliamo inventare l’acqua calda, quando il nostro vicino padroneggia la tecnica.
- Vogliamo individuare dei tecnici (architetti, urbanisti, restauratori ecc.) che possano aiutarci. In breve, vorremmo ispirarci a esperienze che si sono svolte altrove. Non esitate a inviarci le vostre esperienze, anche se sono fallite, perché il fallimento può essere il padre del successo.