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Messico: il Consiglio per la Difesa della Casa del Governo legittimo ha realizzato un Foro

Il Consiglio per la Difesa della Casa, CDV, il 7 Agosto 2007, ha realizzato il Foro della regione sud, con “l’analisi delle proposte legislative” in materia di alloggio.

Si è svolto nella città di Coatepec, Veracruz, nelle installazioni del centro storico dell’ex tenuta di Zimpizahua, luogo di straordinaria bellezza costruito nel XVIII secolo al centro del bosco mesofilo e di piantagioni di caffé, in un clima mite, umido e con una incredibile nebbiolina. Da rilevare la presenza entusiasta di 157 cittadini e cittadine.

Il 7 Giugno 2007 la Segreteria degli Insediamenti Umani e per la Casa del Governo legittimo di Andrés Manuel Lopez Obrador, ha convocato le organizzazioni sociali perché creassero il consiglio per la Difesa della Casa, CDV, con il proposito di difendere il patrimonio della società messicana. Il 26 Ottobre 2006, il Governo Federale di Vicente Fox ha venduto il portafoglio dei debitori dell’Istituto del Fondo Nazionale di Abitazioni per i Lavoratori, INFONAVIT, all’impresa nordamericana Capmark che ha pagato 10 mila milioni di pesos per 48.843 case. Praticamente la Capmark ha comprato ogni casa a 20 mila pesos e pretende recuperarne, attraverso la via giudiziaria, 700mila per ognuna. Con questa azione verranno colpiti 240 mila cittadini e cittadine che rimarranno senza il proprio patrimonio familiare. Per l’azienda americana Capmark, il guadagno nel peggiore dei casi sarà del 1000% e spoglierà della propria casa circa 50mila famiglie.

Con questa ingiusta politica mercantile le case si trasformano in mercanzia e scompare di fatto il diritto universale all’alloggio. La Segreteria dei Domicili e della Casa SAHUVI, e le organizzazioni che fanno parte del Consiglio per la Difesa della Casa, CDV, hanno elaborato un pacchetto legislativo che propone delle modifiche alla legge di INFONAVIT, alla legge del FOVISSTE, al regolamento di operazione della Commissione Nazionale per la Casa, CONAVI e al contratto costitutivo del FONHAPO. Allo scopo di arricchire il pacchetto legislativo il 7 Agosto si è celebrato nell’ex tenuta di Zimpizahua il Foro della regione sud.

L’evento lo ha inaugurato il dirigente del Barz di Coatepec, Joaquin Alcatara, che con un vibrante messaggio ha messo in rilievo le cose positive del CDV ed ha preteso lo stop degli sfratti; C José M Medina, della SAHUVI, ha presentato, in forma esecutiva, le iniziative contenute nel pacchetto legislativo e ne ha risaltato il proposito principale che consiste nel frenare la politica degli sfratti che promuove e mette in atto il Governo di Felipe Calderon e si è pronunciato per la difesa totale del patrimonio familiare.

Nel primo blocco di esponenti è intervenuto il Deputato Federale Cuauhtoc Velasco che si è impegnato a difendere le iniziative della CDV relative a modificare le leggi del INFONAVIT affinché recuperi la sua funzione sociale e per evitare che l’azienda nordamericana Capmark si appropri del patrimonio dei messicani. Ha sottolineato il carattere illegale della vendita del portafoglio dei debitori alla suddetta impresa.

In seguito il Deputato Federale Joaquin Vela ha segnalalto che è di vitale importanza appoggiare l’iniziativa legislativa presentata dal CDV per modificare il regime di privatizzazione della legge del ISSSTE, ha effettuato un conteggio delle mobilitazioni sindacali che si oppongono a questa legge poiché spoglia i lavoratori di tutta la sicurezza sociale conquistata a partire dalla rivoluzione del 1910 ed ha ricordato che in questa impresa rivoluzionaria sono morti più di un milione di lavoratori delle campagne e delle città. Infine considera che è urgente la creazione di un fronte nazionale per sconfiggere la politica di resa dell’attuale Presidente del Messico Felipe Calderon ed ha esortato a rivivere le lotte sociali della coordinatrice nazionale del movimento urbano popolare, CONAMUP.

Nel secondo blocco di interventi al Foro sud Juanita Maria Toriz ha affermato che le modifiche di leggi effettuate dal governo Federale non proteggono la società, né salvaguardano il diritto dei messicani a possedere una casa dignitosa. Ha menzionato, inoltre, che le proposte legislative del CDV hanno permesso lo sviluppo urbano delle città e proteggono le case dei lavoratori salariati e informali. Ha esortato i Deputati presenti ad impegnarsi con il CDV affinché nel prossimo periodo legislativo venga analizzato e approvato tutto il pacchetto legislativo per poter portare beneficio alla società.

L’architetto Alberto Robledo, distinto accademico e scientifico sociale, ha apportato una riflessione sull’importanza di considerare le proposte legislative in modo integrale, ha fatto notare l’assenza di analisi nel caso dell’accesso al suolo per le case, sottolineando che il sistema attuale non ha interesse a risolvere il problema della casa per la popolazione, bensì di risolvere la problematica della promozione della casa, in questo senso, ha detto, è chiara la politica mercantile in questa materia. Ha anche affermato che il pacchetto legislativo del CDV, in materia di sfratti, omette il diritto dei cittadini a rischio di sfratto da parte delle aziende ricuperatrici di crediti di veder riconosciuto il loro diritto a recuperare il loro immobile a prezzi inferiori a quello di svendita e segnala che una vera riforma dovrebbe essere rivoluzionaria e pretendere dal Governo Federale che tutti i messicani possano godere delle leggi e che ottengano le stesse prerogative conferite al capitale multinazionale, vale a dire comprare a poco prezzo. Per tanto egli si oppone alle politiche del regime poiché vende ai lavoratori a prezzi elevati, mentre fa prezzi da regalo al capitalismo immobiliare multinazionale.

Infine è toccato il turno a Cristina Almazan, integrante della UCISV-Abitanti e dell’Alleanza Internazionale degli Abitanti, la quale ha sottolineato che la dimensione del problema urbano e della casa è di carattere strutturale: nessuna legislazione contempla l’impulso di politiche tese a risolverlo limitandosi a giustificare l’”ordinamento” delle leggi d’accordo a interessi economici. In secondo luogo ha espresso una riflessione sulla proposta mettendo in evidenza la necessità di incorporare iniziative che risolvano il problema dell’accesso al suolo per la casa con una visione sostenibile, o di iniziare un processo di dibattito di fondo: per lottare per una crescita sostenibile delle città e contro la speculazione immobiliare.

Ha fatto notare, inoltre, che nonostante il riconoscimento della Produzione Sociale di Case nella nuova Legge per la Casa, non esiste alcuna regolamentazione al riguardo, cosa che impedisce di avere chiarezza sui meccanismi di assegnazione di circa 4mila milioni di pesos, stanziati nel Fondo Federale. Ha criticato il fatto che il governo messicano continui a dare priorità alla partecipazione delle imprese e delle agenzie di intermediazione finanziaria nell’accesso a crediti per la casa, cosa che, a lungo termine, contribuirà sicuramente ad aumentare il problema degli sfratti dovuti al mancato pagamento del credito.

Cristina Almazan ha dunque proposto a nome dell’Alleanza Internazionale degli Abitanti che il governo legittimo si sommi in modo più contundente alla Campagna Sfratti Zero e che collabori al Sistema di allerta che si sta promuovendo in America Latina, chiamando a raddoppiare gli sforzi, a organizzarsi su piani diversi, ad aprire il dibattito a livello internazionale sul tema degli sfratti in Messico, giacché sono migliaia le famiglie che anche in altre parti del mondo soffrono dello stesso problema.