Dibattito: come far scoppiare la bolla immobiliare?
Abbattere il Ghetto: il prezzo non è giusto
Ciò che il misantropo Jenkins chiama un "piccolo adeguamento mentale" è in realtà un’economia di distruzione, piuttosto che di produzione, sovvenzionata dal governo e completamente in disaccordo con le necessità umane, dettata dalle esigenze di coloro che ci occupano di "moneyness", prestito concesso a chi ha avuto problemi creditizi in precedenza, applicando alti tassi di interesse.
I perdenti del “boom” immobiliare
In Spagna si sta facendo sentire la morsa della spirale speculativa nel settore immobiliare. Negli Stati Uniti la crisi ha fatto e continua a fare stragi. A Panama tutti si aspettano che, prima di quanto si pensi, la bolla immobiliare scoppi. C’è chi dice che il “boom” delle costruzioni si fermerà quando la gente perderà fiducia nel sistema. Una posizione su cui si può seriamente discutere. Negli Stati Uniti il boom immobiliare crollò quando i prestiti subprime
erosero il mercato e decine di migliaia di famiglie rimasero per strada. In Spagna la domanda calò e migliaia di famiglie finirono in rovina.
Congiuntura economica internazionale crollata a causa dell’esplosione delle bolle del debito privato e del settore immobiliare al Nord
La crisi che è esplosa nell’agosto 2007 negli Stati Uniti non è superata, le ripercussioni internazionali saranno notevoli e durature. La bolla immobiliare è scoppiata nel mese di agosto 2007 negli Stati Uniti e ha scosso i mercati finanziari su scala mondiale. Alla crisi immobiliare si unisce una crisi del debito privato nei paesi più industrializzati. Palesemente questa crisi durerà parecchi anni. Il peggio forse non è ancora arrivato.
Il Capitale globale e le Città del Sud
Karachi: Il capitale internazionale cerca casa, disperatamente. Le città del sud e sud-est asiatico sono destinazioni attraenti per gli investitori internazionali, poiché hanno piani regolatori deboli e hanno subito un adeguamento strutturale. Qui gli investimenti stanno delineando sempre più non soltanto la forma della città ma anche le relazioni sociali ed economiche.
Il movimento contro l’acquisto di alloggi sostenuto da 16.000 cinesi
SHENZHEN, 10 maggio (XINHUA) – Di fronte all’impennata dei prezzi dell’affitto, Zou Tao, abitante di Shenzhen, zona economica speciale nella provincia di Guangdong (nel sud), alla fine di aprile in una lettera aperta ha fatto appello alla popolazione cinese a non comprare un appartamento durante i prossimi 3 anni al fine di normalizzare il mercato.
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