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L’Università Popolare Urbana: Gli Incontri Regionali

Intervento presentato da Reynals, Cristina (UBA-AIH-UPU) e Surian, Alessio (AIH-UPU) al Foro P. Freire, Săo Paulo 2008 .

Questo lavoro presenta i progressi degli Incontri Internazionali dell’Università popolare Urbana (UPU), iniziativa dell’Alleanza Internazionale di Abitanti, ed espone, innanzi tutto, gli obiettivi della suddetta Università e in un secondo momento l’esperienza dei due incontri UPU avvenuti a Buenos Aires (Argentina) a maggio 2006, e a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) ad aprile 2007. Come punto centrale vengono segnalati gli obiettivi specifici degli incontri “Per la Costruzione dell’Università Popolare Urbana in America Latina” attraverso cui i partecipanti vengono motivati a produrre nuove conoscenze. Alla fine le elaborazioni, a loro volta, daranno luogo a un dibattito sulla proposta del metodo dell'incontro discorsivo, la cui specificità parte dall'obiettivo costante di condividere e produrre l'interpretazione con gli attori del processo socio-educativo.

1. Obiettivi della UPU

La UPU è un’iniziativa dell’Alleanza Internazionale di Abitanti1 , una rete internazionale di abitanti e organizzazioni che lottano per il diritto alla casa, definito nel quadro del Foro Sociale di Mumbay del 2004. La principale campagna della AIA è “Sfratti Zero”, insieme alla costituzione, a livello nazionale, di fondi per il diritto alla terra e alla casa, attraverso il coivolgimento della società civile nella gestione delle risorse derivanti da accordi sulla cancellazione del debito estero. Per rafforzare queste campagne è imprescindibile lo scambio di esperienze e di buone pratiche in materia di costruzione sociale dell’habitat, svolte dalle associazioni di base, nazionali e dalle istituzioni. La UPU ha avuto origine da uno studio di fattibilità, realizzato con il contributo del Governo Basco, che mostra il bisogno e l’aspirazione dei diversi enti che integrano la AIA per:

Aumentare la coscienza sull’habitat, sulle questioni abitative e urbane attraverso la ricerca, la pubblicazione e l’attività di formazione con un approccio volto alla trasformazione e attento alle diversità:

  • Dare potere a staff e volontari di associazioni di abitanti in aree di apprendimento percepite come rilevanti per il loro lavoro e le loro lotte.
  • Assicurare che staff e volontari di associazioni di abitanti abbiano accesso a esperienze di apprendimento interculturali che portino a una concezione critica e volta alla trasformazione sulle questioni dell' habitat.

La UPU facilita attività di ricerca, di formazione, scambio di esperienze e pubblicazioni nelle seguenti aree:

  • Questioni chiave di organizzazione e formazione: con particolare attenzione alla pianificazione, valutazione, sviluppo delle politiche; altre aree di interesse includono la comunicazione, la gestione di tempo e risorse, la partecipazione;
  • La dimensione globale/locale riguardante le questioni abitative e la capacità di scambiare esperienze tra organizzazioni simili e sviluppare relazioni de collaborazione;

    La costruzione sociale di habitat e il diritto alla città. Tensioni chiave, attori e concetti, fra cui la sicurezza della proprietà, durata nel tempo dell’abitazione, sufficiente spazio della stessa, accesso all’acqua, ai servizi, ecc.

  • Il ruolo dei movimenti sociali per la casa, delle sue comunità, l'azione politica a livello locale e regionale nel quadro dei processi del Foro Sociale Mondiale e del Foro delle Autorità Locali.

In questo quadro assume un ruolo fondamentale anche l’uso delle tecnologie dell' informazione e della comunicazione (TIC) e l’abilità di usare applicazioni TIC strategiche nelle rispettive organizzazioni, come pure in reti e network nei principali settori di attività della UPU, formazione, ricerca e cooperazione di ricerca, documentazione e sistematizzazione.

2. Gli Incontri Regionali UPU

Fino ad oggi si sono svolti due incontri regionali UPU “ Per la Costruzione dell’Università Popolare Urbana in America Latina”, il primo a Buenos Aires (Argentina, maggio 2006) e il secondo a Santo Domingo (Repubblica Dominicana, Aprile 2007). Un terzo incontro è programmato per gennaio del 2009 a Belem (Brasil). I partecipanti sono stati:

a) Leader attuali o potenziali dei quartieri popolari, organismi centralizzati di associazioni micro imprenditoriali, banche comunali e altre organizzazioni di donne, gruppi giovanili e parrocchiali, ecc.

b) Giovani con istruzione secondaria completa o incompleta

c) Esercenti di attività economiche locali

Nella nostra offerta educativa vogliamo offrire pari opportunità rispetto al genere (donne e uomini), all’età (partecipanti adulti e giovani) e al tipo di organizzazione (unità e associazioni economiche, di vicini, ecc). Gli incontri regionali “Per la Costruzione dell’Università Popolare Urbana in America Latina” si propongono di promuovere lo sviluppo delle capacità dei leader popolari come agenti del proprio destino e dello sviluppo delle loro località, con capacità di governo e di proposta; favorire la riflessione su tematiche chiave direttamente vincolate ai bisogni e agli obiettivi della AIA. Obiettivi complessi che richiedono una partecipazione attiva e derivante dalle diverse forze attivedi una località o regione. La UPU non pretende di raggiungere da sola l’attuazione di questi obiettivi, ma di contribuire a questo sforzo, generando e fornendo alleanze e accordi necessari. Ciò nonostante, siamo coscienti che il compito educativo non è neutro e che non è disgiunto dai grandi problemi di una regione o di una nazione. Di conseguenza, le nostre alleanze educative devono avere come base obiettivi precisi con una visione comune di cambiamento. Questo è l’elemento costitutivo decisivo del profilo che il programma educativo vuole dare ai propri laureati. Il programma educativo non ha l’obiettivo primario di creare nuovi leader; nella maggior parte dei casi questi leader già esistono e partecipano attivamente alla vita delle proprie comunità. Ciò che noi vogliamo è contribuire a uno sviluppo migliore, forgiare la loro identità e la compenetrazione con la realtà, risvegliando il loro senso di solidarietà in una chiara prospettiva di trasformazione sociale.

2. 1. Obiettivi specifici degli Incontri

Gli incontri regionali “Per la Costruzione dell’Università Popolare Urbana in America Latina” hanno avuto tre obiettivi principali:

a) Favorire lo sviluppo delle capacità dei leader popolari come agenti del proprio stesso destino e dello sviluppo delle proprie località.

b) Favorire la capacità di governo e di proposta dei leader.

c) Incoraggiare la riflessione su tematiche chiave direttamente vincolate ai bisogni e agli obiettivi della AIA e del movimento popolare.

Gli obiettivi ricercati dal processo di apprendimento sono:

a) Sviluppare la capacità di mettere in relazione i problemi specifici con le cause che li originano e con le conseguenze che producono, e, quindi, proporre soluzioni alternative che siano fattibili da un punto di vista pratico ma, allo stesso tempo, radicali, nel senso che devono andare alla radice del problema per giungere alle soluzioni.

b) Dominare la problematica specifica riguardante le tematiche correlate alla città, alla terra e alle abitazioni, partecipare attivamente al dibattito su queste tematiche, fare proposte e negoziare con le autorità competenti misure favorevoli per la popolazione.

c) Promuovere il rafforzamento e la concertazione dei diversi attori locali generando tra loro sinergie favorevoli al miglioramento della qualità di vita della popolazione.

d) Stimolare l’autostima, l’identità culturale e i valori morali della popolazione nell’orizzonte di un progetto collettivo di cambiamento.

Per il raggiungimento degli obiettivi la UPU identifica quattro componenti che deve avere la proposta educativa:

a) Organizzazione, sistematizzazione e potenziamento in forma collettiva della conoscenza empirica della realtà e altresì delle esperienze di organizzazione comunitaria e iniziativa cittadina.

b) Trasferimento di informazioni, conoscenze e tecniche adeguate ai bisogni degli obiettivi di apprendimento indicati, vincolando il tutto al potenziamento del sapere e alle abilità locali in modo da garantire un processo di mutuo e reciproco apprendimento.

c) Progettazione di proposte educative specifiche correlate con ciascuna realtà locale e con i piani di sviluppo integrale.

d) Attuazione di meccanismi educativi che permettano di favorire l’ "appropriazione" dello spazio locale da parte degli studenti, ossia, che questo sia visto e sia interiorizzato nel loro agire e per la loro identità storica e socioculturale, utilizzando mappe, dati catastali, percorsi della località ecc.

3. Tipi di tematiche trattate negli incontri UPU

A. PROBLEMATICHE DELLO SVILUPPO LOCALE

Messa a fuoco da parte dei partecipanti delle diverse problematiche locali del loro luogo di origine, similitudini e differenze, possibili articolazioni.

B. SVILUPPO SOSTENIBILE

Pianificazione e realizzazione critica di mezzi per promuovere, favorire e/o incrementare lo sviluppo sostenibile nei settori economico, sociale, politico e culturale, con Giustizia Sociale e Pari Opportunità.

Pianificazione e realizzazione di mezzi per promuovere, favorire e/o incrementare il miglioramento dell’habitat e dell’ambiente.

Identificazione, analisi e ricerca dei fattori fondamentali che intervengono nello sviluppo sostenibile locale e delle relazioni tra le differenti variabili. Tali compiti sono volti a comprendere il processo di sviluppo e a rilevare quelle variabili che facilitano e che ostacolano il processo.

Elaborazione, realizzazione e valutazione, insieme ai diversi attori, delle proposte di piani di sviluppo sostenibile locale. Preparazione delle istituzioni pubbliche e private sulla metodologia dello sviluppo locale.

C. GESTIONE PUBBLICA E CITTADINANZA

Identificare gli attori e le variabili più significativi per garantire la governabilità in un ambiente democratico, di rispetto dei diritti della cittadinanza di partecipare attivamente e senza limiti, alla pianificazione, esecuzione e valutazione delle decisioni del governo locale.

Progettare e realizzare proposte di modelli di gestione in accordo con i bisogni rilevati nell'analisi.

Studiare il livello di conoscenza e abilità di coloro che esercitano la funzione pubblica e la vigilanza dei diritti dei cittadini. Proporre piani e realizzarli per superar questi deficit attraverso programmi di diffusione e comunicazione.

Istruire autorità, funzionari pubblici, imprenditori e dirigenti, sui diritti dei cittadini nelle diverse aree di sviluppo.

D. ECONOMIA SOLIDALE

Ricercare e conoscere le radici e le attuali possibilità dell’economia solidale come strumento di promozione dello sviluppo locale, nell’area economica, politica e culturale.

Progettare proposte di realizzazione del sistema cooperativo nelle diverse aree dell’industria, commercio, cultura e organizzazione sociale, essendo capaci di realizzare, valutare i risultati e proporre modifiche.

4. Valutazione degli incontri

Il fare contiene opacità che la pratica metodica tradizionale nega, mette a tacere, aliena, mentre modella il maestro, l’infermiere, l’alunno, il paziente, il ricercatore. I processi sociali di lavoro rendono naturali le forme dominanti e mortificanti delle relazioni, togliendo soggettività e sgretolando la collettività. L’incontro discorsivo di saperi permette, invece, di costruire ponti tra le diverse posizioni e luoghi che ogni lavoratore o attore occupa, scoprendo le logiche sotterranee che li attraversano, che li collocano su dei bivi, in “trappole tragiche”. (Ulloa, 1995 in “Cuaderno de Instrumentos” 1: La coproducción investigativa e sus materialidades. notas sobre un método de conocimiento en nueva época2 ).

Negli Incontri, attraverso gli interventi, si mette a fuoco una componente nel processo di produzione della conoscenza che enfatizza la possibilità di ridare significato allo spazio di riflessione e a quello delle abitazioni nei quartieri in cui l’esperienza dei partecipanti è la protagonista assoluta.

“... Sono artigiano, ma dal 2002 sto lottando per gli sfratti nella mia comunità sopravvissuta a uno sfratto grazie a un Programma di Comunità Speciali. Siamo ricorsi alla Comunità, analizzavamo il problema e poi le Comunità entravano nel programma secondo assegnazione nell’assemblea con la Comunità, determinando quali problemi andavano risolti per primi. Abbiamo realizzato laboratori di formazione e siamo stati fautori della nostra lotta. Abbiamo avuto l’idea di preparare una legge che proibisse che una comunità appartenente al programma fosse espropriata. 686 comunità sono entrate a far parte del programma. I passi più importanti sono la formazione, conoscere le leggi ed essere difensori della propria comunità...” Jorge, Puerto Rico, II Incontro UPU.

“...mi interessa imparare di più, ho 2 figli e sono incinta, sposata, mi piacciono i dolci e tutto ciò che proviene dal mare. Nel quartiere mi preoccupa il problema degli sfratti, sono maestra e vedo che la gente non si preoccupa e mi sforzo di renderla cosciente del problema”... Sara, Grupo Brisa Santo Domingo, II Incontro UPU.

La ricchezza degli incontri non consiste solo nello scambio di esperienze dei presenti bensì risiede nell’appropriazione e produzione di conoscenze visibili in nuove risposte ma, soprattutto, in nuovi quesiti.

... convivo, ho tre bambini, mi piace la musica, amo il folklore del mio paese, il tango, la cumbia, el valsillo, merengue, salsa e ranchera. Noi poveri emarginati e dimenticati facciamo ricorso all’occupazione di massa di territori liberi dando vita ad insediamenti. In Perù esiste la violenza politica, manca il coordinamento del movimento popolare e prima ci etichettavano come terroristi. Con l’ esperienza della FEDEVI siamo diventati più forti, ci siamo rivolti a consulenti per il risanamento, consulenti legali ed è nata la Federazione in Peru el 28-01-07. Si inizia a conoscere la AIA e vogliami lanciare “Sfratti Zero ” perché nel nostro paese c’è molta corruzione dei giudici che favoriscono il settore immobiliare e non lasciano nulla agli abitanti...” Nicanor, Peru, II Incontro UPU.

“…sono single, mi piace il cioccolato, ballare, creare con le mani, disegnare, dipingere, lottare per eliminare la discarica comunale, fino ad arrivare alla costruzione di case. Sono promotrice di salute, educatrice, lavoro nelle politiche per la donna, per la lotta di genere, diritto alla sessualità e contro la violenza verso la donna …”Maria de los Angeles, Mexico, II Incontro UPU.

1 Per maggiori informazioni consultare: http://esp.habitants.org/universidad_popular_urbana

2 Convegno Internazionale con l’Istituto di Ricerca “Gino Germani” della Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Buenos Aires e l’Alleanza Internazionale di Abitanti organizzato dall’Università Populare Urbana - Res. (CD) Nº 513 del 30/5/06.

Logo del Gruppo di Ricerca UBACyT S015: Opera S/T dell’artista Berta Teglio, 2002.

Referenti: Alberto L. Bialakowsky, Cristina Reynals, María Ignacia Costa, Abril 2007.


Il(la) Traduttore(trice) Volontario(a) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che ha collaborato con la traduzione di questo testo è

Assunta Laura Imondi