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Filippine, Rapporto sugli sfratti : nel 2011 il più elevato numero di casi registrati dal 1994

Filippine, Rapporto sugli sfratti : nel 2011 il più elevato numero di casi registrati dal 1994

Polizia antisommossa e impresa di demolizione si scontrano con i residenti durante l’abbattimento delle baracche nel villaggio di Corazon De Jesus nella città di San Juan (11 gennaio 2012).

Secondo un’indagine condotta dall’UPA (Urban Poor Associates), associazione non-governativa per il diritto alla casa, il 2011 è stato l’anno in cui si è registrato il più elevato numero di casi di sfratto dal 1994.Tra gennaio e dicembre 2011 si contano 39 episodi di demolizione, 14.744 famiglie e 73.780 individui sfrattati. Il 92% dei casi risulta essere illegale per la mancanza dei requisiti previsti dall’Urban Development and Housing Act. Di questi episodi, sette sono sfociati nella violenza.

In passato, molte delle famiglie residenti nel villaggio Corazon De Jesus a San Juan avevano già vissuto lo sfratto svariate volte, bloccandoli grazie alla resistenza popolare. L’11 gennaio 2012 hanno nuovamente attaccato l’impresa di demolizione incaricata dal governo lanciandogli addosso bombe Molotov, pietre e bottiglie. L’intervento della polizia è riuscito a rompere le barricate con idranti, bulldozer e lacrimogeni, costringendo gli abitanti (per la maggior parte donne) ad abbandonare le loro case riuscendo a malapena a portare con se le proprie cose.

Stando a ciò che dicono alcuni residenti di questo villaggio, Corazon Aquino, primo Presidente donna del continente asiatico, gli avrebbe assegnato il territorio attraverso il decreto N° 164 emendato dall’ordinanza N° 54 dell’ex presidente Gloria Macapagal Arroy. L’amministrazione della città di San Juan ha completamente ignorato tale sentenza per aprire le porte ad un nuovo municipio.

Registrate manifestazioni di violenza anche nella Barangay San Roque - North Triangle (Quezon City) , mentre a Bernardino Street, Laperal Cmpd.( Guadalupe Vejo -Makati City) molte famiglie sono rimaste senza tetto .

Dei 39 sfratti 28 sono concentrati nella zona di Quezon City. A seguire Navotas, Manila e Paranoque con due episodi a testa. Un 74% degli sfratti è stato ordinato dalle unità locali del governo.

La National Housing Authority (l’autorità  Nazionale responsabile della distribuzione di alloggi), che gestisce la zona di North Triangle, ha deciso di affittare l’area per scopi economici piuttosto che soccorrere i nuovi “coloni”.

Purtroppo 2.453 famiglie, ovvero il 17% del totale di quelle sfrattate, non ha ricevuto nessun tipo di aiuto dalle autorità.

Durante la presidenza di Gloria Macapagal Arroyo, nei suoi primi due anni di mandato, l’entità degli sfratti era di gran lunga inferiore. C’è da dire però che, a differenza del presidente Aquino, la Arroyo prese diversi provvedimenti a favore degli sfollati: firmò svariati decreti presidenziali trasformando così i territori del Governo in centri d’accoglienza per i senza tetto e il 10 dicembre 2002 emise l’ordine esecutivo N° 152 esigendo dalle agenzie di governo certificati di conformità prima di procedere alle demolizioni. Tale provvedimento servì a ridurre il numero degli sfratti, ma solo fino alla scadenza dell’ordinanza dopo la quale furono fortemente incrementati.

Alicia Murphy, responsabile dell’ UPA, afferma : << Il record di sfratti detenuto da Benigno Aquino, è triste dirlo, non è migliore rispetto a quello dei suoi predecessori. Egli è tenuto a prendere dei provvedimenti, così come ha promesso nel patto stipulato con i poveri della città. Siamo fortemente grati al Gruppo Tecnico di Lavoro e al suo segretario Jesse Robredo per gli sforzi per trasferire le famiglie povere, in loco o in città, nonostante i tanti ostacoli e rallentamenti. Il GTL è piuttosto controverso , così come le nuove opere più importanti >>.

Infine aggiunge : << Le famiglie residenti nel quartiere Estero De San Miguel, Manila, sperano fortemente che gli alloggi vengano realmente resi effettivi nella loro area. Il Presidente parla di sostanziali cambiamenti previsti per il 21 dicembre. Speriamo che mantenga la promessa >>.

Riferimenti geografici


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Giuliana Delvecchio, Lucia Valentino

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