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Brasilia: commissione approva la PEC per il diritto alla casa

Il giorno 13 ottobre a Brasilia approvata la PEC dell'abitazione grazie alla mobilitazione contemporanea di varie associazioni dei cittadini e di ONG impegnate nella lotta per il diritto alla casa tramite la campagna "Moradia Digna".
L'approvazione di questa legge potrebbe portare al risoluzione del problema abitativo entro il 2030 grazie alla nascita di un fondo perpetuo.

Lunedì 13 – 10 – 2009

Nella seduta realizzata a Brasilia, lunedì 13 ottobre, la Commissione Speciale della Camera dei Deputati approva la PEC 285/08 conosciuta anche come PEC dell'Abitazione.
Una PEC (Proposta di emenda alla Costituzione) è una attualizzazione, un cambiamento della Costituzione Federale. È una delle proposte che richiede più tempo per essere preparata, elaborata e votata perché una volta approvata modificherà la Costituzione Federale. Per questo richiede quasi il quorum massimo e due turni di votazione in ciascuna delle Camere legislative, quella dai Deputati ed il Senato Federale.
La Commissione Speciale della Camera dei Deputati formata per analizzare la PEC 285/08 approvò all'unanimità nella giornata di lunedì (13/10) la relazione del deputato Zezéu Ribeiro (PT-BA) a favore della validazione della proposta conosciuta altrimenti come PEC dell'Abitazione. I principali cambiamenti in relazione al testo originale sono la riduzione del termine di vincolo delle entrate dell'Unione Federale, Stato e Municipio da 30 a 20 anni o fino al compimento del deficit abitativo e il disimpegno per le città con meno di 20 mila abitanti di creare un fondo per le abitazioni di interesse sociale. Questo perché, secondo il deputato, questa ultima esigenza è già prevista nella legge attuale. Nonostante ciò l'obbligo di destinare l'1% per le case popolari è stato mantenuto.
Inoltre il testo approvato sancisce che i fondi stanziati per l'abitazione e non utilizzati per un tempo di un anno siano trasferiti per un obiettivo successivo affinché siano utilizzati senza creare un danno alla continuità dei lavori per l'eliminazione del deficit di case in una determinata località.
L'approvazione della PEC è stata possibile solamente grazie alla mobilitazione contemporanea di varie associazioni dei cittadini e di ONG impegnate nella lotta per il diritto alla casa che nella mattinata del 13 ottobre si sono recate nella Camera dei Deputati bussando alle porte degli uffici di ogni singolo deputato per sensibilizzare i politici riguardo l'importanza del tema e chiedendo un appoggio concreto e attivo per questa fondamentale manovra sociale. Inoltre gli attivista hanno lasciato un kit informativo della campagna “Moradia Digna – una priorità nazionale” che chiede finanziamenti perpetui per costruire abitazioni popolari.
Questa situazione riguarda circa 8 milioni di famiglie costrette nella triste situazione di vivere in ambienti inadeguati che pregiudicano direttamente le condizioni di salute, educazione e sicurezza di questi cittadini, principalmente di basso reddito. Una casa dignitosa rafforza l'unità familiare e migliora la qualità di vita e di sviluppo economico e sociale.
L'aspettativa del movimento è che il Plenário da Câmara approvi la proposta in novembre. La PEC prevede lo stanziamento dei finanziamenti nel Fondo Nazionale di Abitazioni di Interesse Sociale (FNHIS) al fine di superare il deficit abitativo e garantire il diritto costituzionale di tutti i brasiliani ad avere un alloggio dignitoso, di qualità e con tutti i servizi necessari.
Il FNHIS è controllato dal Consiglio Popolare, un ente composto da membri dei movimenti popolari, urbani e sociali al fine di garantire che i fondi stanziati siano realmente investiti in opere di interesse pubblico.
L'approvazione della PEC è appoggiata dalla campagna nazionale Moradia Digna sottoscritta da parlamentari, rappresentanti dei movimenti sociali, dal segretario da Habitação e da imprese costruttrici di abitazioni popolari.
Il SindusCon-SP coordina la segreteria della campagna. La proposta pretende di destinare il 2% delle entrate dell'Unione Federale, e l'1% di quelle dello Stato,del Distretto Federale e dei municipi al fondo per le case di interesse sociale.
L'aspettativa è che la PEC sia votata nel Parlamento in Novembre, fino a quel momento i movimenti urbani per la lotta del diritto alla casa continueranno a vigilare affinché le lobbies economiche e i giochi di partito non blocchino un processo già in atto che potrà migliorare notevolmente la vita di milioni di persone.

Moradia Digna Ja! Unisciti al movimento!

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