Verso Rio: Il pronunciamento di Xalapa
Incontro Internazionale: il Messico costruendo il Vertice dei Popoli, Rio +20
Con il sole di aprile che dora la nostra pelle, gli alberi, fioriti di rosso, bianco, arancione e giallo si sorprendono della nostra tenacia: le donne e gli uomini vestono i colori della bandiera Wiphala, segno di diversità, tolleranza e armonia;
con le gocce di sudore sui nostri corpi e con una contagiosa allegria marciamo lungo il ponte di Xallitic gridando slogan, “El pueblo unido jamás será vencido”, “Si Zapata viviera, con nosotros estuviera“ (Se Zapata vivesse, starebbe con noi NdT). Ci riuniamo nella bella città di Xalapa, dirigenti sociali e della società civile dello Stato del Messico, Distretto Federale, Oaxaca, Puebla, Querétaro, San Luis Potosí, Veracruz e con invitati internazionali di Germania, Argentina, Slovacchia, Spagna, Cile, con il proposito di verificare gli effetti perversi che provoca nei nostri popoli l’applicazione del modello economico neoliberale, che sta portando la natura e la società verso l’estinzione. Modello responsabile della crisi di civiltà che oggi si vive in tutto il pianeta, il fallimento del capitalismo si evidenzia non solo nelle crisi economiche e politiche che si manifestano in tutto il mondo, ma anche nel consumismo insaziabile, nell’individualismo edonista, nella crisi di valori e principi, in una gioventù disorientata e senza speranza e nell’ecocidio irrazionale, che hanno eroso la convivenza sociale e hanno compromesso il futuro del pianeta come un corpo vivo e armonico.
Riconosciamo comunque che la nostra pratica di organizzazione sociale e politica ha contribuito ad aprire crepe nel sistema capitalista; lo abbiamo intaccato con la nostra capacità di resistere, perché resistere è creare, è emancipazione e anticipazione di quegli altri mondi possibili, tanto urgenti e necessari.
Le nostre voci dimostrano che il linguaggio del patrimonio fisico, socioculturale, affettivo e spirituale è un territorio inalienabile che ci dà identità. La cultura, brace che alimenta il nostro magma creativo, abbraccia la nostra appartenenza alla terra, memoria ancestrale che fiorisce nei sorrisi delle bambine e dei bambini, delle donne e degli uomini, delle nostre anziane e anziani. Siamo parte della Terra, del colore della terra; siamo pietra, siamo acqua, siamo vento; siamo vita di parlarci, guardarci e riconoscerci e così, uniti, concordiamo quanto segue:
1.- Rivendichiamo la funzione sociale della terra, della città, della campagna e del pianeta come un patrimonio di tutte e tutti, contro l’accaparramento e la speculazione, dove gli abitanti, donne e uomini, hanno pieno diritto al proprio territorio, partecipano ai processi democratici, ai processi produttivi, alla creazione della conoscenza e alla riproduzione della cultura e alla realizzazione di condizioni ambientali sostenibili.
2.- Orienteremo la nostra pratica sociale e la nostra condotta individuale verso un nuovo modo di vivere, che priorizzi la relazione armonica tra natura e società.
3.- Vivremo in pace, con allegria, salute e sicurezza per aiutare la madre terra a recuperare i suoi colori, i suoi profumi e la sua poesia.
4.- Prendiamo l’impegno di difendere Tonantzin, la nostra madre terra, dai megaprogetti, dalle miniere tossiche, dalle autostrade e dalle dighe , dalla sementi transgeniche, dallo sviluppo urbano e dalle operazioni commerciali agricolie e dalle monocolture.
5.- Pretendiamo dal governo di Oaxaca l’incarcerazione dei respondabili materiali e intelletuali dell’esecuzione di Betty Cariño, Jyri Jaakkola e Bernardo Vásquez.
6.- Rifiutiamo la pretesa del governo federale, delle senatrici, dei senatori e dei deputati di criminalizzare i movimenti e i lottatori sociali e di costruire, tramite la Legge di Sicurezza Nazionale, uno Stato di polizia, che viola i diritti umani e non rispetta i suoi impegni internazionali, la Costituzione e le leggi interne alla materia.
7.- Ripudiamo l’assassinio della giornalista REGINA MARTÍNEZ PÉREZ, del giornale Proceso, avvenuto durante le celebrazioni del nostro Incontro, e pretendiamo che il governo di Veracruz trovi, giudichi e incarceri i responsabili di un crimine tanto ignobile. Pretendiamo anche che le massime autorità federali e statali garantiscano, nel compimento del proprio dovere, il pieno rispetto della libertà di stampa e l’effettiva protezione della vita delle giornaliste e dei giornalisti.
Firmano
Colectivo de Organizaciones Mexicanas por la Justicia Social y Ambiental:
Coalición Internacional para el Hábitat / HIC
Alianza Internacional de Habitantes / AIH
Red Mexicana de Acción contra el Libre Comercio / RMALC
Alianza Mexicana por la Autodeterminación de los Pueblos / AMAP
Red Mexicana de Afectados por la Minería / REMA
Asamblea Veracruzana de Iniciativas y Defensa Ambiental / LAVIDA
Movimiento Urbano Popular-Convención Nacional Democrática / MUP-CND
Unión de Comunidades Indígenas de la Zona Norte del Istmo / UCIZONI
Unión Popular Valle Gómez, A.C
Unión Popular Revolucionaria Emiliano Zapata / UPREZ
Centro Operacional de la Vivienda, A.C.
Colectivo de Organizaciones Sociales, Asesores y Organismos Civiles
Pobladores, A.C.
Tu Techo, A.C.
Asamblea Estudiantil Xalapeña / AEX
Hábitat para la Humanidad-México, A.C.
Hábitat Participación y Género, UNAM
Colectivo Regional Defensa Verde Naturaleza para Siempre
Casa de Salud Popular de Minatitlán
Zapateando
Hijos de la tierra
Barzón Federación
Consejo Comunitario Nahua
COMCAUSA, A.C.
Coordinadora de Colonias Unidas de Oaxaca / CCU
Proceso de Articulación del Sur de Veracruz
Unión de Pochtecas de México, A.C.
Grupo Sol
Movimiento Popular Independiente
Coordinadora de Organizaciones Sociales Felipe Ángeles
Alianza Civil Veracruzana
Frente Amplio Opositor a la Mina San Xavier
CMPA Estado de México
Pacto Veracruzano Contra la Minería Tóxica
Colectivo de Investigación Desarrollo y Educación entre Mujeres, A.C.
Riferimenti geografici
I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono: