Home » Notizie » Abitanti delle Americhe » Québec, una commissione popolare fa un'inchiesta sul diritto alla casa

Mostra/Nascondi il menu

Québec, una commissione popolare fa un'inchiesta sul diritto alla casa

Tenendo delle udienze pubbliche nelle 17 regioni amministrative della provincia, una commissione popolare, formata su iniziativa del Fronte di azione popolare per la ristrutturazione urbanistica (FRAPRU), indaga sul rispetto del diritto alla casa in Québec.

La commissione è composta da quattordici persone di diversa provenienza: universitari, giuristi, rappresentanti di gruppi sociali, inquilini di case popolari o di abitazioni di privati. I commissari hanno la responsabilità di raccogliere le testimonianze delle persone che hanno problemi di alloggio, oltre che di organismi sociali che intervengono nei vari ambiti. In seguito spetterà a loro redigere un rapporto che sarà presentato all'inizio dell'inverno del 2013 ai governi federale e del Québec.

La commissione popolare itinerante per il diritto alla casa ha iniziato i suoi lavori il 12 ottobre 2012 a Kuujjuaq, nel territorio inuit del Nunavik, e li terminerà il 23 novembre a Abitibi, nella comunità Anishnabe del Lago Simon. Per il FRAPRU era essenziale che la commissione cominciasse nel Grande Nord, dove le condizioni estreme di sovrappopolazione e di deterioramento degli alloggi colpiscono più della metà della popolazione, provocando o aggravando tutta una serie di problemi di salute e di problematiche sociali. La commissione si è in seguito spostata nei centri urbani del sud.

Dare un volto alle statistiche

E' stata l'indifferenza dei governi canadese e del Québec riguardo i problemi abitativi e della povertà a convincere il FRAPRU a dare il via a questa commissione. Essa consente di andare al di là delle statistiche dando volti e parole alla varietà, alla portata e all'urgenza dei problemi abitativi. Questi rappresentano altrettante violazioni del diritto alla casa, cioè del "diritto di tutte le persone a un luogo dove si possa vivere in sicurezza, in pace e dignitosamente", come lo definisce l'ONU.

Tenere le udienze in posti così diversi come Gaspé, Laval, Shawinigann mostra le differenti sfaccettature dei problemi vissuti dagli inquilini del Québec, ma anche una certa somiglianza. Gli affitti sono, per esempio, molto meno alti a Gaspé, dove erano in media 500 $ al mese nel novembre 2012, rispetto a Laval, dove raggiungono i 675 $ al mese. Tuttavia, il tasso di disoccupazione è molto più alto nella regione Gaspésie-Îles-de-la-Madeleine dove arriva oggi al 12,6 %. Così, quali che siano le cause, una parte significativa degli inquilini è impossibilitata a pagare, il che rappresenta una violazione del proprio diritto alla casa e ad un tenore di vita sufficiente.

Questa incapacità di pagare si ripercuote sulla frequentazione delle banche degli alimenti, come anche sul numero delle cause registrate dai proprietari alla Régie du logement (ente che regola le relazioni tra proprietari ed inquilini) per mancato pagamento dell'affitto. Dal 2006 al 2011, a Rimouski questo numero è aumentato quasi del 15 %.

Le risposte insufficienti dei governi

Nel 2012-2013 sono stati finanziati in Québec a malapena 2.500 nuovi alloggi di edilizia sociale, quando invece le liste di attesa per una casa popolare (HLM) contavano 38.380 nomi, mentre 260.700 nuclei familiari del Québec hanno, anche secondo i governi, un bisogno impellente di alloggio. Inoltre, le sovvenzioni a lungo termine che il governo federale versa a 600.000 case popolari, cooperative e organizzazioni no profit per la casa esistenti in Canada, stanno cominciando a finire e questo fenomeno è destinato ad accelerare nel corso dei prossimi anni. La fine del sussidio finanziario accordato da Ottawa minaccia l'accessibilità finanziaria a questi alloggi per i nuclei familiari che attualmente ci vivono, ma anche per tutti quelli che ne avranno bisogno nel futuro. Il FRAPRU attualmente cerca di aumentare la pressione sul governo conservatore di Stephen Harper perché accetti di mantenere questo indispensabile sussidio.

Il rapporto dei commissari, atteso all'inizio del 2013, sarà consegnato ai due livelli del governo. Infine, un video che riporta tutte le tappe della commissione sarà prodotto e utilizzato nei mesi successivi come strumento di educazione popolare e di mobilitazione.

 

In Canada il governo federale valuta che 1.579.559 nuclei familiari hanno bisogno impellente di un alloggio[1] , di cui due terzi sono inquilini (1.044.974). All'epoca del censimento del 2006, Statistique Canada stimava che 697.405 tra questi avevano un reddito medio di 11.052 $ per l'anno 2005, che il loro affitto medio era di 751 $ al mese e che dovevano quindi destinare più della metà del loro reddito per l'alloggio.[2] Inoltre, Ottawa stima che 1,5 milioni di persone si spostano all'interno del paese.

Nel Québec il 10,6 % delle famiglie (352.355) hanno bisogno impellente di un alloggio, di cui 260.655 sono inquilini. Tra questi 203.088 devono destinare almeno la metà del loro reddito per l'alloggio; il loro reddito medio per l'anno 2005 era di 9.498 $ annui e il loro affitto medio di 608 $ al mese.

[1]   Si afferma che un nucleo familiare ha dei bisogni impellenti quando non è nelle condizioni di trovare un alloggio conforme alla normativa per dimensioni, qualità e abbordabilità. L'abbordabilità, che è uno degli elementi che definisce i bisogni impellenti, si riferisce a un tetto massimo del 30 % del reddito di un nucleo familiare destinato alle spese di alloggio.

[2]   Fonti: Statistique Canada — Censimento 2006 e Ressources humaines et Développement des compétences Canada. Bisogna notare che i dati paragonabili del censimento 2011 non sono ancora oggi disponibili.

Per ulteriori informazioni:

www.commissionpopulairefrapru.org

http://fr-fr.facebook.com/FRAPRU.logement

Twitter: #cpi_frapru

http://www.frapru.qc.ca

Riferimenti geografici


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Nandhan Molinaro, Silvia Lauro

Commenti

Log in o crea un account utente per inviare un commento.