Si stringono legami
Lima, 09 aprile (Info-viviendadigna)
Dopo una visita a Lima, Pedro Franco, rappresentante della Campagna Sfratti Zero promossa dall’International Alliance Of Inhabitants (IAI), si è impeganto a presentare un rapporto alle Nazioni Unite sulle problematiche degli insediamenti umani di Lima e Callao.
Il dirigente sociale dominicano ha concluso la sua visita di tre giorni a Lima lo scorso lunedì tre aprile, dopo un’intenso calendario di visite agli insediamenti umani.
Gli impegni di Franco hanno avuto inizio sabato 31 marzo, con una riunione con la giunta direttiva della Federación de Organizaciones Vecinales de Lima y Callao (FOVELIC), i dirigenti della federazione, Nicanor Janampa (San Martín-Confraternidad), Luis Rojas (Los Olivos de Pro sector A), Demetrio Sarmiento (San Juan de Lurigancho), Agustín Flores (Tejada Alta, Surco), Teresa Gonzáles (Pachacútec, Ventanilla).
L’architetto Carlos Escalante, coordinatore del Comitato della campagna per il diritto a una casa dignitosa per tutti e tutte, ha illustrato le azioni del comitato, tra cui la proposta di legge per l’accesso alla terra e la creazione del Fondo per le case popolari. Al contempo, hanno dato il benvenuto Esther Álvarez, direttrice dell’Instituto de desarrollo urbano-CENCA e Marilú Sánchez, della ONG Estrategia.
Il gruppo composto da Pedro Franco, da dirigenti della FOVELIC e da membri del Comitato della Campagna è giunto all’insediameto umano Los Jardines del mirador nella zona de Pachacútec nel distretto di Ventanilla, regione Callao, dove sono stati accolti da Francisca Díaz e da Olga Ramírez, rispettivamente le dirigenti dell’insediamento e del fronte che riunisce 47 insediamenti di Pachacútec.
Pachacútec si compone di tre zone: Progetto Pilota, Progetto speciale e i lotti regolamentati, che contano una popolazione di oltre 200 mila abitanti.
Franco ha constatato che l’insediamento è pregiudicato dalla vicinanza di una cessione mineraria illegale, un’impresa sabbiera non metallica che espone al rischio gli abitanti. Inoltre, diverse zone di Pachacútec non sono dotate di acqua potabile e sistemi di scolo.
La giornata di sabato è proseguita con la visita di Franco e del gruppo all’insediamento umano Juan Pablo II, facente parte del programma municipale di vivienda Confraternidad, del distretto di Los Olivos, nella zona nord di Lima.
La rappresentante dell’isolato 93 A dell’insediamento, Bertha Ibáñez, ha riportato che ci sono stati tentativi di sfratto, impediti solo grazie alla solidarietà degli abitanti. Gli abitanti hanno lottato per la prescrizione acquisitiva della proprietà, a cui però non si è provveduto perché la Municipalità di Lima sosteneva la mancanza di ricorsi validi.
Luis Rojas, segretario generale dell’insediamento umano Los Olivos de Pro sector A, ha affermato che il suo insediamento intendeva portare a termine il processo giudiziario di espropiazione e che gli abitanti si proponevano di pagare il prezzo stimato, così come la progettazione di mappe perimetrali modificate del programma Confraternidad che includessero Los Olivos de Pro A.
Un’assemblea composta da un centinaio di partecipanti ha accolto Pedro Franco
nell’ insediamento. All’interno di questo caloroso benvenuto, si è distinto il saluto della rappresentante María Ariza e le testimonianze di alcuni abitanti colpiti da tentativi di sfratto. Luisa Rojas, una donna che vive sotto la costante minaccia di sfratto nella sua umile casa di mattoni e laminato nell’insediamento umano di Los Olivos de Pro – Sector C, nel distretto di San Martín de Porres.
“I parceleros ci inviano avvisi notarili con minacce di sfratto, ma in nessun documento figura che loro sono i propietari”, ha raccontato fra i singhiozzi Luisa Rojas.
Oltre a Luisa, sono presenti altri 16 casi nello stesso insediamento a causa di un gruppo di persone conosciute nella zona con il nome di “parceleros” che affermano di essere i legittimi proprietari avendo ereditato le terre della vecchia fattoria Pro durante la riforma agraria.
Secondo la dirigente María Ariza, il problema risale al 1989, quando più di 100 persone invasero queste terre incolte. Fu necessario cominciare da zero, bonificando il terreno per poter costruire case. I servizi di base arrivarono solo alla metà degli anni '90. In molti di questi casi, a causa della mancanza di informazione e della noncuranza, i processi giudiziari sono giunti alla dichiarazione di rivolta, pertanto le minacce di sfratto potrebbero concretizzarsi in qualsiasi momento.
Il gruppo è giunto all’insediamento Los Rosales de Pro verso l’imbrunire. Casi simili si riscontrano in questo insediamento che si trova nel distretto di Los Olivos e che fa parte del programma di vivienda Confraternidad. Durante la visita, sono emerse le testimonianze degli abitanti direttamente coinvolti.
Secondo Domingo Corales, segretario generale dell’insediamento, lo scontro con l’impresa costruttrice Pro ebbe inizio nel 2002, dal momento che COFOPRI la legittima come proprietaria dei terreni mediante la risoluzione 233.
Dopo aver occupato il terreno per più di 17 anni e aver costruito case dotate di servizi, compaiono all’improvviso i proprietari che esigono un’imposta sui lotti.
In seguito al fallito tentativo di sfrattare alcuni dirigenti dell’insediamento, (grazie alla solidarietà degli abitanti), l’impresa costruttrice avrebbe optato per indire cause contro persone concrete e nel caso dell’isolato C vendere a terzi i lotti abitati.
I due insediamenti dovrebbero giungere a un accordo legale attraverso i procedimenti di prescrizione acquisitiva della proprietà e regolamentazione del tramite successivo, rendendo conformi alle legge gli insediamenti umani adibiti a proprietà privata. Nonostante esista già una risoluzione che consente il procedimento di prescrizione acquisitiva per Los Olivos de Pro C, la Municipalità di Lima afferma che non sussistono i presupposti per attuare tale procedimento.
Nei casi di sfratto, bisogna sottolineare che in molti episodi i terreni non sono precari e a tutela degli abitanti ci sono le risoluzioni amministrative e i diritti acquisiti.
Domenica 1º di aprile è cominciata con la visita del gruppo all’insediamento umano di Santa Rosa II nel comprensorio di Lima. In una nutrita assemblea i dirigenti hanno espresso la loro soddisfazione per aver ottenuto il diritto di proprietà dopo oltre 18 anni di uso capione dei lotti. Inoltre hanno ringraziato il Comité de campaña e del CENCA per il loro contributo.
Successivamente ha preso la parola Magno Ayala, dirigente degli sfollati del Monte 9 ottobre, del distretto di Augustino, il quale ha spiegato che è mancata la volontà politica necesaria per trovare una soluzione al problema, dal momento che si vogliono attuare sfratti dalle case provvisorie occupate dagli sfollati senza offrire alternative reali. Gli abitanti di questa zona hanno perso le loro case, distrutte a causa della loro posizione sulle pendici di un monte che presentava cedimenti. Dopo i discorsi dei dirigenti, sono intervenuti i rappresentanti del Comitato di campagna. Al termine, gli abitanti hanno calorosamente festeggiato i visitanti.
Verso sera, il gruppo si è unito a una assemblea organizzata in prossimità di un monte nell’insediamento umano César Vallejo II, situato nella comune 19 del distretto di San Juan de Lurigancho.
Dopo una visita guidata attraverso gli insediamenti, tra i quali Caballo Mocho, Mi Perú, Nuevo Mundo, Nueva Mayoría, Villa Nuevo Horizonte, il gruppo ha preso parte a un’assemblea in cui i dirigenti José Alayo, presidente della comune 19 che comprende i 48 insediamenti e Cipriana Laguna di César Vallejo II hanno enunciato le inadeguatezze dell’insediamento privo del servizio di acqua potabile. Alayo ha spiegato che 350 case sarebbero colpite dal progetto del raccordo stradale, che collegherebbe l’autostrada central con la panamericana nord. Per congedarsi, gli abitanti hanno offerto ai visitanti varie specialità tipiche.
Per terminare la visita a San Juan de Lurigancho, il gruppo ha visitato la Cooperativa di cassa e risparmio Señor de la esperanza, dove sono stati accolti calorosamente da César Eche e Jesús Quispe, direttori della cooperativa. I direttori hanno sottolineato l’importanza dell’economia cooperativa e solidale contrapposta al modello individualista neoliberale.
Come ultima tappa, il gruppo capeggiato da Pedro Franco ha visitato diverse UCV (Unidades Comunales de Viviendas) nelle zone alte di Huaycán, conosciute come Ampliaciones Unidas, nel distretto di Ate Vitarte, a est di Lima. I dirigenti Susana Medrano e Aparicio Quincho hanno accompagnato i visitanti nelle UCV per segnalare, tra i principali problemi, la costruzione di muri di contenimento dovuti alla collocazione in zone a rischio e il difficile accesso al servizio di acqua potabile.
Impegni di Pedro Franco
In tutti i suoi interventi, il rappresentante dell’International Alliance of Inhabitants (IAI) per l’America Latina e i Caraibi e della campagna Sfratti Zero, ha espresso l’importanza vitale di rafforzare l’organizzazione popolare e restare uniti per raggiungere i vari traguardi.
“Dobbiamo avere coscienza e organizzazione. Uniti possiamo riuscirci in tempi più brevi, possiamo costruire una comunità di diritti e un altro mondo possibile”, ha evidenziato Franco. Pedro Franco ha fatto un ripasso dei lavori dell’IAI, tra i quali ottenere che 50 municipi in Europa fossero dichiarati liberi da sfratto o nel Forum Sociale Mondiale di quest’anno a Nairobi, Kenia, quando grazie alla pressione internazionale è stato impedito che le autorità sfrattassero più di 300 mila abitanti.
Il dirigente sociale dominicano ha ricordato che esiste il Patto Internazionale per i Diritti Umani e Sociali, in cui si contempla che gli stati devono garantire il diritto e l’accesso a una casa per tutti e che gli sfratti sono una violazione di tali diritti. Franco ha preso un impegno nei confronti degli abitanti e a nome dell’IAI per la realizzione di uno studio per la creazione di un Fondo destinato alle case popolari in Perú. Inoltre ha invitato la FOVELIC a formalizzare la sua adesione all’IAI. Per concludere, lunedì 02 aprile, in una riunione con i rappresentanti della FOVELIC, il Grupo de Iniciativa Urbana (GIU), il Comité de Campaña por una vivienda digna, la Plataforma de Derechos Humanos e il grupo de los Derechos Económicos, Sociales y Culturales (DESC), Pedro Franco ha rivolto un appello per lanciare una campagna di sensibilizzazione a favore della Campagna Sfratti Zero e del diritto a una casa dignitosa.