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Campagna Sfratti Zero

Background

SCHEDA AGFE

A: Minaccia di Sfratto

  • Documentazione sulla città, le comunità, e le famiglie minacciate di s fratto.

1. Nome e luogo della comunità minacciata di sfratto

C.J. Peete, Lafitte, St. Bernard e B.W. Copper, complessi residenziali pubblici a New Orleans, Louisiana (USA).I quattro principali progetti residenziali pubblici di New Orleans

2. Background della città (estensione, locazione, etc.)

New Orleans è una città a Sud della Louisiana, sul fiume Mississippi. La città si estende principalmente sulla riva orientale , fra il fiume e il lago Pontchartrain verso nord. Poiché è stata costruita su una grande ansa del fiume, viene chiamata anche Città-Mezzaluna. New Orleans, con una popolazione di 496.938 abitanti (censimento del 1990) è la città più grande della Louisiana e una delle principali città del Sud.

E’ la patria del jazz. in questo angolo del sud degli Stati Uniti, dove le tradizioni europee si fondono con le influenze caraibiche, la sua storia è colorata come l’ architettura locale, il cibo assume un valore mitico. I popoli haitiani e creoli hanno elaborato una cucina esotica e speziata ed è grazie a loro che è nato il jazz e lo Zydeco.

Secondo il censimento del 2000, circa il 67% della popolazione di New Orleans era afro-americana, il 28% Bianca, il 3% Ispanica e il 2% asiatico-americana. In seguito agli uragani Katrina e Rita, la percentuale di afro-americani che oggi vive a New Orleans è diminuita drasticamente a causa dell’aumento del costo delle case.

3. Numero stimato delle famiglie colpite

Più di 20.000 persone saranno colpite dalle demolizioni.

4. Breve descrizione del background delle famiglie

Le famiglie che vivono in questi complessi appartengono soprattutto alla classe lavoratrice e sono principalmente costituite da afro-americani.

  • Il caso

5. Riferimenti storici e origine del caso

Sul finire dell’Agosto 2005, gli uragani Katrina e Rita lasciarono una scia di distruzioni e serie ricadute negative sui diritti umani.

Gli uragani causarono l’esodo di centinaia migliaia di persone residenti nella regione costiera del golfo degli Stati Uniti, i cui diritti umani avrebbero dovuto essere protetti come stabilito dai Principi Guida delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone Sfollate Internamente . Tra questi diritti c'é il Diritto al Ritorno alle proprie abitazioni.

Al contrario, le azioni del governo a livello locale, centrale e federale sembrano tutte indirizzate ad impedire che le comunità più povere possano ritornare alle proprie case.

A New Orleans una delle più gravi minacce ai Diritti Umani sono state le iniziative del governo in violazione del diritto alla casa .

Mentre noi stiamo parlando, imprenditori – in accordo con la legislazione federale – stanno demolendo molte case popolari pubbliche a a New Orleans – le uniche abitazioni economicamente accessibili per migliaia di famiglie residenti.

Subito dopo gli uragani Katrina e Rita, non appena i residenti delle case popolari tentarono di rientrare nelle loro case, la maggior parte delle quali non erano state minimamente danneggiate , furono molestati dalla polizia o dalle guardie armate. Addirittura, alcune case furono recintate da barriere di filo spinato.

I rappresentanti dell’HUD, organismo nazionale che si occupa della supervisione e della politica delle case popolari negli USA, anziché garantire ai legittimi assegnatari residenti la restituzione delle case che non erano state danneggiate, o lo erano solo marginalmente, ne hanno bloccato l’accesso con tavole di legno su porte ed infissi, senza peraltro occuparsi della crescita delle muffe.

Nel giugno 2006 l’agenzia nazionale per la casa (HUD) ha reso noto i piani di demolizione di 4.800 case popolari pubbliche, molte delle quali non erano state danneggiate dagli uragani.

Questi piani di demolizione colpiscono negativamente più di 20.000 persone e sono legati alla politica diretta da HUD, nel quadro del programma nazionale Hope VI, che ha già ridotto drasticamente il numero di case popolari i ad affitto sostenibile in tutti gli USA.

Ad oggi l’86% delle case popolari che esistevano prima degli uragani Katrina e Rita a New Orleans sono state vuotate e bloccate. Questo è avvenuto nonostante l’incredibile aumento dei prezzi degli immobili nella città.

Rapporti governativi confermano che metà della popolazione di lavoratori, poveri, anziani e disabili che vivevano a New Orleans prima degli uragani Katrina e Rita non è più tornata. Di fronte alla penuria di alloggi economici, non ci si aspetta che migliaia di indigenti e di lavoratori possano permettersi mai di ritornare.

Mentre non ci sono dati precisi sullo squilibrio razziale dei poveri e dei lavoratori ancora senza alloggio, diversi dati suggeriscono senza dubbio che questa popolazione è in maggioranza afro-americana. La popolazione afro-americana di New Orleans è diminuita drasticamente del 57%, mentre la popolazione banca del 37%. Le aree che al momento si stanno ripopolando sono prevalentemente quelle ricche e bianche. New Orleans, che era per il 67 % costituita da una popolazione afro-americana prima dell’uragano Katrina, adesso sembra contare non più del 58% di afro-americani.

La crisi degli alloggi a New Orleans continua, con centinaia di persone che dormono sotto i cavalcavia autostradali di Claiborne Avenue. Si stima che i senza tetto di New Orleans oggi siano 12.000, il doppio di quanti erano prima di Katrina.

Si sono tenute numerose manifestazioni a New Orleans e in tutto il paese per combattere contro le demolizioni e gli sfratti. La solidarietà internazionale sarà fondamentale per portare allo scoperto le gravi violazioni che i Sopravvissuti di Katrina e di Rita continuano ad affrontare.

6. Breve Informazione sull’ambito legale del caso

Dear Jean, Joel, Farouk,

  • Articolo 25 (1), Dichiarazione Universale dei Diritti Umani
  • Articoli 6 e 26, Convenzione internazionale per i Diritti civili e politici
  • Articoli 2 e 5, Convenzione internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale
  • Articolo 11, Patto internazionale sui Diritti economici, sociali e culturali
  • Articolo 27, Convenzione sui Diritti del bambino
  • Articolo 21, Principi fondamentali ONU sulle rilocazioni interne
  • Articolo 34, Carta dell’Organizzazione degli Stati Americani
  • Articolo 26, Convenzione Americana sui Diritti Umani

7. Motivi di sfratto (ufficiali e altro)

Le autorità sostengono che le abitazioni sono inagibili per effetto degli uragani Katrina e Rita. Tuttavia i rapporti degli esperti, studi e testimonianze confutano questa affermazione. Inoltre, quando i residenti hanno provato a entrare negli edifici per riprendere le loro cose, sono stati bloccati dalle forze di polizia, gli edifici sono stati sigillati e circondati di filo spinato; la polizia ha cominciato a presidiare l’area per impedire ai residenti di entrare nei loro appartamenti e per sgomberarli.

8. Eventi principali accaduti fino ad ora ( date incluse)

Il 20 Dicembre 2007, il consiglio comunale ha approvato la demolizione di quattro delle maggiori aree di pubblica edilizia a New Orleans: B.W. Copper, C.J. Peete, Lafitte e St. Bernard.

Circa 500 assegnatari e loro simpatizzanti sono stati bloccati fuori dalla sala consiliare. Questi residenti, i loro sostenitori ed alcuni operatori dei media sono stati bloccati mediante l’uso di spray al pepe, qualcuno è stato persino attaccato con le pistole paralizzanti.

Una dozzina di persone sono state arrestate, e tra loro alcuni attivisti storici per il diritto alla casa, solo per aver chiesto che il consiglio comunale lasciasse che fossero usati i posti vuoti della sala per assistere alla riunione.

Nell’approvare il piano di demolizioni, il consiglio comunale ha richiesto con urgenza all’agenzia nazionale per la casa (HUD) la sostituzione di una casa per una casa a prezzi accessibili a New Orleans. Ad oggi, 7 Marzo 2008, il sindaco di New Orleans, Ray Nagin, ancora non ha ricevuto alcuna assicurazione in proposito dalla stessa HUD. Sono stati invece pubblicati, e sono largamente noti, i reportage sulla corruzione ed gli illeciti arricchimenti dell’agenzia nazionale per la casa (HUD), il cui Segretario Alphonso Jackson è recentemente comparso in udienza di fronte alla Commissione di controllo delle banche del Senato per difendersi dalle accuse di corruzione. Il 31 marzo 2008 il Segretario Jackson rassegnato le dimissioni a causa di queste accuse.

Contrariamente alle promesse dei politici, le demolizioni e la ricostruzione delle unità abitative ad investimento misto mandano un chiaro messaggio: la grande maggioranza degli assegnatari di case “pre-Katrina e Rita ”, specie quelli a basso reddito ed in maggioranza Afro Americani, non saranno i bentornati. A livello nazionale lo sviluppo di modelli ad investimento misto , basati sulle privatizzazioni, ha ridotto fino all’ 80-90% il numero di abitazioni economicamente accessibili per le famiglie a basso reddito.

Il 28 Febbraio 2008, il Relatore Speciale delle Nazioni Unite per il Diritto alla Casa Miloon Kothari e l’Esperto indipendente delle Nazioni Unite sulle Questioni delle Minoranze, Gay McDougall, hanno rilasciato un comunicato stampa congiunto, esprimendo serie riserve sulla procedura che ha portato alle demolizioni,e chiedendone con forza il blocco. Il comunicato ha espresso lo sconcerto riguardo le notizie di violazioni della normativa internazionale sui diritti umani connesse con queste demolizioni, inclusi il diritto alla partecipazione ed il diritto ad una abitazione adeguata per gli assegnatari sfollati degli alloggi pubblici..

Il comunicato congiunto recita: “I costi crescenti dell’edilizia privata e degli affitti, ed in particolare le demolizioni del le case popolari, accrescono ulteriormente i problemi di queste comunità aumentando la povertà e i senzatetto”

Il 7 Marzo 2008, Il Comitato delle Nazioni Unite per L’Eliminazione della Discriminazione Razziale (CERD) ha pubblicamente espresso la sua preoccupazione riguardo i razzismo negli USA. Nelle proprie Osservazioni Conclusive il Comitato del CERD ha chiesto agli USA di fare di più per eliminare gli effetti della discriminazione razziale nella assegnazione degli alloggi ed in altri settori. Il Comitato ha notato come “sono molti gli effetti del disastro naturale che continuano a ricadere sugli Afro-Americani a basso reddito” ed ha chiamato con forza il governo locale e federale ad aiutare gli sfollati dell’uragano Katrina.

9. Nomi delle autorità coinvolte negli sfratti.

Segretario per la Casa e lo Sviluppo urbano (Secretary of Housing and Urban Development HUD) , Alphonso Jackson

Sindaco di New Orleans , Ray Nagin

Operatori immobiliari:

  • Per C.J. Peete – McCormack Baron Salazar e KAI Design & Build
  • Per B.W. Cooper – KBK e BWC Resident Management Corporation
  • Per St. Bernard – Fore! Kids Foundation, Columbia Residential (ex partners del segretario dell’ HUD Jackson) e Baton Rouge Area Foundation
  • Per Lafitte – Providence Community Housing e Enterprise Community Partners
  • Risposta agli sfratti

10. Livello di organizzazione delle comunità colpite (compresi nome dell’organizzazione, tipo di approccio, potenziale, e carenze)

C3/Hands Off Iberville

May Day New Orleans

Queste sono le organizzazioni di residenti, che sono riuscite a richiamare l’attenzione nazionale sulla loro tragedia. Altre organizzazioni per il diritto alla casa in tutti gli Stati Uniti hanno sostenuto i loro sforzi. Allo stato delle cose l’attenzione e il sostegno internazionale sono necessari.

11. Nomi delle organizzazioni che sostengono i diritti delle comunità colpite.

Concerned Citizens of Harlem

Friends of the Court e Friends of Public Housing Residents

National Law Center on Homelessness and Poverty (etars@nlchp.org)

National Economic and Social Rights Initiative: (tiffany@nesri.org)

Poor Peoples Economic Human Rights Campaign

US Human Rights Network

Advancement Project

International Alliance of Inhabitants

Centre on Housing Rights and Evictions

12. Azioni fino ad ora intraprese dalla comunità e/o dalle organizzazioni solidali per resistere agli sfratti e/o sviluppare concretamente soluzioni alternative.

Ci sono state innumerevoli manifestazioni pubbliche e marce in tutta New Orleans, nel Paese e nel mondo per esprimere solidarietà ai sopravvissuti dell’ uragano Katrina. A ciò si aggiungono campagne di petizioni, lettere di solidarietà inviate alle autorità responsabili a Washington, incontri con politici eletti a Washington e in tutto il paese, e con gli organi internazionali, compreso il comitato ONU CERD.

La settimana scorsa ha visto proteste di disobbedienza civile e successive arresti ai complessi di St. Bernard e la Fayette, che hanno determinato l’arresto di decine di residenti .

13. Incontri tenuti dalle autorità e compensazione o alloggi alternativi offerti alla comunità colpita (se offerti)

Nessuno.

  • Indagine

14. Strategie discusse/sviluppate/proposte per azioni future per contrastare la minaccia di sfratto

La comunità affronta un periodo critico. Le demolizioni sono cominciate, e nel frattempo la dignità e i beni personali degli ex residenti non sono stati rispettati. Gli appaltatori hanno svuotato gli appartamenti e buttano o addirittura vendono i beni personali dei residenti, compresi oggetti d i valore sentimentale, senza il loro consenso.

L’unica fonte di appello per i Sopravvissuti dell’ uragano è la comunità internazionale. Chiediamo insistentemente l’assistenza e il sostegno delle organizzazioni internazionali, degli enti ONU, e dei gruppi per il diritto alla casa di tutto il mondo, affinché denuncino le deplorevoli condizioni dei Sopravvissuti dell’uragano a New Orleans.

15. Eventi importanti anticipati (e.g. date stabilite per lo sfratto, ricorsi legali, sviluppo di alternative, etc.)

Sono cominciate le demolizioni.

16. Ragioni per le quali il caso risulta importante per AGFE e idee su cosa potrebbe fare per contribuire a un’effettiva risoluzione del caso.

Un comunicato congiunto del Relatore Speciale sul Diritto alla Casa e dell'Esperto Indipendente delle Nazioni Unite sulle Minoranze nonché i commenti del comitato CERD hanno avuto un impatto sulle autorità di New Orleans e di Washington, D.C. Il 31 marzo 2008 il Segretario Jackson rassegnato le dimissioni a causa di queste accuse.

Perciò AGFE potrebbe continuare a denunciare le gravi circostanze e le ingiustizie che I Sopravvissuti subiscono, e al contempo far pressione sulle autorità federali invocando i diritti umani (compreso il diritto alla casa) per I Sopravvissuti all’uragano. AGFE potrebbe inoltre fornire assistenza nell’organizzazione di incontri e di negoziazioni fra le autorità cittadine e i residenti, in cui i residenti abbiano reale potere partecipativo. Finora ciò non è ancora avvenuto. Al momento c’è un decreto del Senato (S. 1668, Gulf Coast Recovery Act) che cita il diritto al rientro per i Sopravvissuti all’uragano ed esplicitamente include il diritto al rientro per i residenti delle abitazioni pubbliche. AGFE potrebbe attivarsi per assicurare che questa legge importantissima sia approvata.

Infine, potrebbe denunciare alla comunità internazionale l’attuale terribile situazione a New Orleans. AGFE dovrebbe contestare le deprivazioni che hanno luogo a New Orleans in questo momento.

17. Indirizzo della persona da contattare

Tiffany M. Gardner
NESRI - National Economic and Social Rights Initiative
90 John Street, Suite 308
New York, NY 10038
tel: 212-253-1771

2 aprile 2008

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