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Verso l'organizzazione di un nuovo movimento paneuropeo degli inquilini

Siamo qui per la giustizia sociale.

E’ necessario collegare tutte le esperienze in Germania, Polonia e negli altri paesi europei, perché i piani di liberalizzazione dell'Unione Europea hanno toccato anche il settore degli inquilini. E’ importante mobilitarsi, non solo per opporsi alle privatizzazioni in questo settore. La rivendicazione fondamentale "la casa è un diritto e non una merce" deve essere basata sulle persone, per combattere contro gli sfratti e l'esclusione sociale costituendo così un nuovo movimento. Vogliamo che la politica abitativa diventi una politica dell'Unione Europea.

L’Unione Inquilini Polacca per il Diritto alla locazione è stata costituita da 41 associazioni di inquilini per coordinare i nostri sforzi e cambiare le leggi nazionali. Il nostro principale obiettivo è bloccare gli sfratti e garantire un alloggio dignitoso per ogni famiglia nel Paese. Secondo la recente ricerca "Social Diagnosis 2009" ben il 46% della popolazione in Polonia non riesce a pagare l'affitto. Non vi è alcun meccanismo di protezione dei disoccupati dallo sfratto dato che oltre il 90% di loro non ha diritto ad alcuna indennità di disoccupazione.

Il movimento degli inquilini è l'unico movimento sociale di massa in Polonia. L'
Unione Inquilini Polacca per il Diritto alla locazione è un'organizzazione di rete lanciata dall’associazione Camere della Giustizia Sociale. Si tratta di un movimento popolare di militanti di sinistra, che si oppone agli sfratti e all'esclusione sociale, fornendo consulenza legale gratuita (anche rappresentando i nostri associati presso i tribunali), organizzando solidariamente assistenza economica e sociale, psicologica, cure mediche, ecc.

Qualora tutte queste misure si rivelino insufficienti ci sediamo sulle scale e blocchiamo lo sfratto. Ma quest'ultimo metodo è applicato solo nei casi in cui ci sia la possibilità di compiere con efficacia ulteriori passi giuridici e politici per prevenire lo sfratto. Per esempio, si ricorre alla disobbedienza civile, là dove i vigilantes, i padroni di casa, la polizia stiano infrangendo la legge. Capita molto spesso.

L'idea delle Camere della Giustizia Sociale, e di tutto il
movimento si basa sul principio costituzionale della giustizia sociale espresso nell'articolo 2 della nostra Costituzione: "La Repubblica della Polonia è uno stato democratico basato sul diritto e sull’attuazione dei principi di giustizia sociale.”

Le Camere della Giustizia Sociale hanno elaborato un metodo unico di lotta all’esclusione sociale. Esso si basa non solo sull’appoggio alle persone a rischio sfratto, licenziamento illegittimo, miseria ed esclusione sociale, attraverso i consulenti legali e molte altre forme di assistenza, ma integrandole nel movimento.

Più della metà di coloro che ottengono la nostra assistenza entrano nell'organizzazione ed iniziano ad aiutarsi a vicenda. Organizziamo squadre di ristrutturazione, servizi per i genitori soli, iniziative per raccogliere fondi per pagare gli affitti, lezioni di lingua. Cerchiamo lavoro per coloro che sono disoccupati e l'assistenza sociale ogni volta che le istituzioni pubbliche si rifiutano di darla. Questo metodo serve per creare un nuovo tessuto sociale
che rende vivo il movimento. Noi non siamo come le ONG costituite da
professionisti brillanti che forniscono servizi specializzati pagati in euro o
da fondi pubblici nazionali. Il nostro movimento non è sponsorizzato da nessuno, solo dai nostri soci che pagano l'iscrizione e da qualche donatore di sinistra. Essendo stati costretti a camminare con le nostre gambe, questo ci ha reso più forti.

Il movimento in Germania è più integrato in strutture ufficiali
rappresentate dalla "Deutscher Mieterbund" (Unione Inquilini di Germania) e su scala internazionale dalla
IUT (International Union of Tenants). Ci sono anche molti gruppi alternativi, persone che non
vogliono essere coinvolte nelle strutture ufficiali. Essi non hanno fiducia nelle
organizzazioni ufficiali che sono spesso a fianco dei partiti politici. Nella maggior parte dei casi queste organizzazioni di base sono radicate solo localmente e in diverse sono isolate.

Perciò è necessario collegare tutte le esperienze in Germania e negli altri paesi europei, perché i piani di liberalizzazione dell'Unione Europea hanno toccato anche il settore degli inquilini. E' importante mobilitarsi non solo per opporsi alle privatizzazioni in questo settore. La rivendicazione fondamentale "la casa è un diritto e non una merce" deve essere basata sulle persone per combattere contro gli sfratti e l'esclusione sociale e costituire così un nuovo movimento.

Vogliamo che la politica abitativa diventi una politica dell'Unione Europea. Perseguiamo questo obbiettivo con il nuovo movimento pan-europeo degli inquilini contro gli interessi dei banchieri e degli investitori.

Più possiamo stare in affitto meno possono prendere in prestito e vendere.
Ecco perché abbiamo bisogno di promuovere una politica sociale abitativa europea.

Riferimenti geografici


I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono:

Rachele Baglieri, Danila Zizi

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