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A settembre a Venezia! Capitale mondiale dei resistenti agli sfratti causati dal turismo

Non restate in silenzio : abitanti di tutto il mondo, denunciate il vostro caso di sfratto causato dal turismo ! Questo appello all’unisono è stato diffuso durante la Conferenza stampa di lancio della sesta Sessione del Tribunale Internazionale degli Sfratti (ITE), che si terrà a Venezia all’apertura delle Giornate Mondiali Sfratti Zero e nel quadro dell’”Anno Internazionale del Turismo sostenibile per lo sviluppo”.

La Conferenza stampa, organizzata il 13 giugno 2017 a Venezia dall’Alleanza Internazionale degli Abitanti, in collaborazione con il Comitato Organizzatore locale nella sede dell’Unione Inquilini, ha riunito Cesare Ottolini, coordinatore globale IAI, Soha Ben Slama, coordinatrice ITE, entrambi rappresentanti del Comitato di Direzione Internazionale ITE, Matelda Bottoni, segretaria Unione Inquilini Venezia, Chiara Buratti, Assemblea Sociale per la Casa Mestre-Marghera-Venezia, Matteo Secchi, venessia.com ed Ernesto Urban, Garanzia Civica, in rappresentanza di « Generazione ‘90 » e dell’associazione Eddyburg di promozione sociale.

I partecipanti hanno, uno dopo l’altro, denunciato le violazioni multiple dei diritti umani che il turismo causa, in particolare del diritto alla casa ed alla terra, per quanto questi rientrino nello sviluppo sostenibile di cui parla l'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT).

Mentre il turismo durevole per lo sviluppo presuppone di conciliare i bisogni e la capacità di accoglienza del territorio, una partecipazione concreta degli attori locali, una ecoresponsabilità e precauzioni economiche, sociali, immobiliari ed ambientali, il suo impatto sulla qualità della vita delle popolazioni locali e sull’ambiente, spesso si è dimostrato in violazione di tutti questi principi, sia nelle città storiche e d’arte, sia nelle campagne che nelle aree di protezione ambientale.

Venezia è uno degli esempi più tristi, con il massiccio spopolamento provocato dal turismo, che l'ha ridotta a 54.000 abitanti mentre nel 1953 ne contava 175.000. Il caso dell’isola di Pellestrina, isola di pescatori in cui i proprietari non affittano più ai residenti ma solo ai turisti, non è che la punta di un iceberg enorme e scandaloso.

Mentre l’amministrazione municipale non fa niente per fronteggiare questa emorragia mortale, una società civile viva, attiva e determinata, organizza quotidianamente molte attività e sostiene le lotte contro gli sfratti e lo spopolamento. Da qui la scelta di tenere la sessione ITE a Venezia, scelta che ha fatto convergere la volontà IAI di dare continuità a questo strumento della Campagna Sfratti Zero, lanciato per la prima volta nel 2011, con il grido di allarme delle organizzazioni locali.

E’ così che Venezia sarà, dal 28 al 30 settembre 2017, la capitale mondiale dei resistenti al turismo « abusivo », con un programma ben articolato che debutterà il 28 con la visita alle isole ad ai quartieri della « Venezia che resiste », poi il 29 e 30 si terrà la Sessione ITE che metterà sul banco degli accusati 7 casi di sfratto selezionati fra tutti quelli che arriveranno al sito ITE prima della scadenza, di cui 1 per ciascun continente e 2 da Venezia-Italia. Il 30 pomeriggio sarà consacrato a un dibattito fra i sindaci, le organizzazioni sociali ed i professionisti di vari paesi, per trovare soluzioni alternative che permettano di far fronte al turismo a partire dal rispetto integrale di tutti i diritti e responsabilità degli abitanti.

Il verdetto ITE, sotto forma di Raccomandazioni redatte da una Giuria di esperti internazionali, sarà letto davanti all’installazione-monumento «Sfratti Zero» che sarà creata per l’occasione, come linee guida da seguire per i casi giudicati e punto di riferimento per la solidarietà internazionale necessaria alla loro messa in atto.

Tutto questo in totale indipendenza ed in un ambiente di impegno e cultura, di proiezioni video e di concerti, animati in particolare dalle organizzazioni sociali e culturali di Venezia.

Riferimenti geografici


Il(la) Traduttore(trice) Volontario(a) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che ha collaborato con la traduzione di questo testo è

Stefano Finocchiaro

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