Lettera aperta: Solidarietà contro gli sfratti a Bulacan e per nuove politiche per il diritto alla casa in tutte le Filippine
Vi scriviamo a nome della International Alliance of Inhabitants (IAI), una rete internazionale di organizzazioni sociali impegnata da anni per la difesa del diritto alla casa “senza frontiere”. Inoltre, cooperiamo con la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per il Diritto alla Casa e con UN-Habitat per difendere il diritto alla casa e combattere gli sfratti.
25 Marzo 2017
A:
President of the Philippines
Rodrigo Roa Duterte
The Presidential Action Center
pace_op@malacanang.gov.ph
National Housing Authority
General Manager
Marcelino Escalada jr.
790-0800 local 300, 922-2460. 922-2987/922-2058 (telefax)
Housing and Urban Development Coordinating Council
Cabinet secretary
Leoncio Evasco
secretariat@cabsec.gov.ph
Philippines National Police
Directorate for Operations
srd.do@pnp.gov.ph
cc:
Liza Maza
Secretary of the National Anti-Poverty Commission
lizamaza.napc@gmail.com
Vince Eugenio
Presidential Commission for the Urban Poor
vfeugenio@yahoo.com
Leilani Fahra
United Nations Special Rapporteur on Adequate Housing
OHCHR, Palais des Nations (PW 4-010)
1211 Geneva, Switzerland
unhousing@gmail.com
Lettera aperta: Solidarietà contro gli sfratti a Bulacan e per nuove politiche per il diritto alla casa in tutte le Filippine
Vi scriviamo a nome della International Alliance of Inhabitants (IAI), una rete internazionale di organizzazioni sociali impegnata da anni per la difesa del diritto alla casa “senza frontiere”. Inoltre, cooperiamo con la Relatrice Speciale delle Nazioni Unite per il Diritto alla Casa e con UN-Habitat per difendere il diritto alla casa e combattere gli sfratti.
Vi scriviamo con grande preoccupazione a causa delle informazioni veramente allarmanti che abbiamo ricevuto dalla società civile riguardo gli sfratti forzosi programmati nel vostro paese i prossimi 27-29/03/2017 dell'attuale occupazione di circa 6.000 case sfitte in Bulacan, Metro Manila, da circa 20.000 indigenti organizzati da KADAMAY, un’alleanza nazionale di abitanti poveri filippini, lo scorso 8 marzo, che ha segnato la Giornata Internazionale della Donna.
L’occupazione sottolinea la crisi abitativa ed umanitaria dei senzatetto nel paese, a causa del fallimento della National Housing Authority (NHA) e del governo nazionale nel rispondere alle richieste di diritto alla casa dei poveri. Questa crisi è stata riconosciuta anche dalla 65a e 66a sessione del Comitato ONU sui Diritti Economici, Sociali e Culturali che, il 7/10/2016, ha espresso preoccupazione per le violazioni dell’art.11 del PIDESC, un'obbligazione legale in quanto ratificata dalle Filippine il 07/06/1974. In particolare, perché la legge sullo sviluppo urbanistico ed abitativo “legalizza” gli sfratti forzosi e le demolizioni, eseguiti in grande numero in nome dello sviluppo urbano. Per queste ragioni il Comitato ha esortato il Governo delel Filippine a prendere le misure necessarie per incrementare il finanziamento pubblico per le case popolari e a provvedere case sociali abbordabili a persone e famiglie svantaggiate ed emarginate, compresi i disabili, e a migliorare le condizioni di vita nei reinsediamenti informali e nelle baracche collettive per gli sfollati. Il Comitato ha esortato il Governo a modificare la legge sullo sviluppo urbanistico ed abitativoe ad adottare un quadro legale per le procedure da seguire nel caso di sfratto in linea con gli standard internazionali, compreso il Commento generale del Comitato, No. 7 (1997) sugli sfratti forzosi [1] .
Nonostante questo e i dialoghi con le agenzie abitative relativamente alle condizioni delle aree di reinsediamento, le richieste hanno trovato orecchie sorde, persino nel palazzo Presidenziale.
Per queste ragioni manifestiamo solidarietà con le persone minacciate di sfratto e appoggiamo pienamente le richieste delle loro organizzazioni esortando il vostro Governo a rispettare le obbligazioni legali:
- Far uscire i militari e la polizia dalle aree di reinsediamento occupate.
- Ordinare la moratoria degli sfratti.
- Fornire alimenti, acqua e beni primari a tutte le aree di reinsediamento incluse quelle occupate.
- Impegnarsi in un dialogo completamente rispettoso con KADAMAY, che è disponibile a collaborare in questo procedimento, al fine di trovare una soluzione comune ed accettabile che riconosca le legittimità dell’occupazione degli alloggi e la distribuzione gratuita ai membri.
- Distribuzione delle case vuote nelle aree di reinsediamento PNP/AFP/BJMP/BFP agli abitanti senzatetto.
- Aumentare il finanziamento pubblico assegnato alle case popolari e provvedere case sociali abbordabili a persone e famiglie svantaggiate ed emarginate.
Siamo pronti a collaborare per implementare queste richieste, ma se saranno ignorate o non saranno affrontate con urgenza, siamo determinati a lanciare una campagna su larga scala internazionale.
Aspettiamo le vostre risposte.
Distinti saluti.
Cesare Ottolini
Coordinatore Globale IAI
[1] http://tbinternet.ohchr.org/_layouts/treatybodyexternal/Download.aspx?symbolno=E%2fC.12%2fPHL%2fCO%2f5-6&Lang=en
Riferimenti geografici
I(le) Traduttori(trici) Volontari(e) per il diritto alla casa senza frontiere dell’IAI che hanno collaborato con la traduzione di questo testo sono: