Appello per manifestazione europea Marsiglia 2008
Questo appello è stato proposto durante l’Assemblea dei movimenti sociali urbani tenutasi a Malmö (Svezia) il 20 settembre scorso in occasione del Forum sociale europeo. Una delle prime riunione è organizzata a Marsiglia per discutere della mobilizzazione durante il vertice dei ministri europei dell’edilizia abitativa che si svolgerà a Marsiglia il prossimo 22-24 novembre.
La riunione aperta a tutti si terrà il 30 settembre alle 19:00 presso la Casa dell’Architettura, 12 viale Théodore Thurner 13006 Marsiglia. Contatti: Benoit 06 42 70 49 46 - Marc 06 14 61 50 20.
Appello europeo
Il 22-24 novembre 2008 tutti insieme a Marsiglia contro l’Europa della speculazione, dell’aumento degli affitti, della privatizzazione dell’edilizia popolare e della segregazione urbana. Per l’Europa del diritto all’alloggio e all’habitat di propria scelta, del diritto alla città, a un ambiente sano e ad un’energia accessibile e rinnovabile, per l’Europa delle solidarietà et delle lotte per la casa. I ministri europei dell’edilizia abitativa si riuniscono a Marsiglia lunedì 24 novembre. Sin dalla loro prima riunione, i prezzi degli affitti, dell’immobiliare e del fondiario non sono mai stati così alti generando dei guadagni e dei profitti speculativi disuguali. La crisi e la precarizzazione dell’alloggio bussano pericolosamente alle nostre porte: i diritti degli affittuari subiscono attacchi frontali, l’accesso alla proprietà è possibile solo a costo di un indebitamento insostenibile, la cosiddetta “rivitalizzazione” urbana caccia le classi popolari non solo dal centro delle città ma anche dalle periferie, gli sfratti coatti e speditivi si generalizzano, la casa popolare è minacciata a livello di finanziamenti e per la privatizzazione, la repressione si abbatte sulla gente con una situazione abitativa precaria.
In realtà i ministri si preoccupano soltanto dei profitti degli speculatori e delle banche minacciati dalla prospettiva di un crash immobiliare. A Marsiglia, i ministri non avrebbero potuto trovare miglior esempio delle drammatiche conseguenze della finanziarizzazione dell’immobiliare, delle politiche urbanistiche et dell’alloggio degli ultimi 20 anni e dell’indizione di gara delle città volute dall’Europa nell’ambito della strategia di Lisbona. Così il centro di Marsiglia, zona molto popolare, è al centro di una speculazione intensiva sostenuta dagli enti locali. Ad esempio, in Rue de la République centinaia di famiglie sono state espulse e decine di edifici “devitalizzati” per esser venduti al dettaglio a 5000 EUR/m².
L’attuale proprietario, una filiale di Lehman Brothers, è oggi in fallimento eclatante a New York a causa della crisi delle subprimes: quelle centinaia di case rimarranno senza dubbio vuote per anni, tranne se gli enti locali decidono di precettarle per farne della case popolari. L’Europa ha scelto Marsiglia come capitale europea della cultura per il 2013. Si tratta di una cattiva notizia per l’alloggio, poiché ogni evento internazionale culturale o sportivo implica speculazione e aggressioni contro gli abitanti dei quartieri popolari.
Per non mettere più in mezzo alla strada una parte della popolazione, in una situazione di precarietà, di indebitamento, e per non fomentare più la segregazione urbana con le violenze attuali e future, pretendiamo il pieno riconoscimento del diritto all’alloggio per tutti e a tutti i livelli istituzionali, nonché lo stop agli sfratti, alle politiche di «
gentrification
» dei centri urbani e alla separazione sociale dei quartieri popolari. Pretendiamo il ripristino o il mantenimento delle politiche di regolazione degli affitti e delle disposizioni di protezione degli affittuari. Per finanziare un vero e proprio diritto all’alloggio per tutti, esigiamo la tassazione dei guadagni immobiliari a livello europeo, un’azione permanente della Banca centrale europea per contrastare l’inflazione dei prezzi delle case e degli affitti e l’aumento delle spese. Per un’attuazione concreta, chiediamo la creazione di un vero servizio pubblico per l’alloggio a livello europeo invece che politiche e ingiunzioni a carattere neoliberale da parte della Commissione europea.
Fatto a Malmö durante il Forum sociale europeo dalle reti internazionali No-vox, IAI, HIC